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venerdì 24 Ottobre 2025

Roggero, processo sospeso: improvviso malore scuote l’aula.

Un’inattesa interruzione ha segnato l’inizio del processo d’appello a Torino per Mario Roggero, l’orafo di Grinzane Cavour al centro di un caso giudiziario che ha scosso la comunità piemontese.

L’udienza, cruciale per la revisione della condanna inflitta in primo grado per l’efferato duplice omicidio di due rapinatori, è stata sospesa a seguito di un improvviso aggravamento delle condizioni di salute dell’imputato, settantunenne.

La notizia, diffusa all’apertura dei lavori, ha immediatamente generato un’atmosfera di forte preoccupazione nell’aula di sbarramento.

Durante la notte, Roggero era stato trasportato in urgenza all’ospedale di Verduno, a seguito di un episodio sospetto compatibile con un infarto miocardico.

La sua situazione clinica, giudicata delicata, ha reso necessario un rinvio immediato.

Su istanza dell’avvocato difensore, Stefano Marcolini, la Presidente della Corte d’Assise d’Appello, Cristina Domaneschi, ha disposto la sospensione dell’udienza fino alle ore 11:00, garantendo così lo spazio per ulteriori e approfonditi accertamenti diagnostici volti a chiarire la natura e la gravità del malore accusato dall’imputato.
Questa decisione, improntata alla massima cautela e nel rispetto dei diritti fondamentali della persona, solleva interrogativi significativi sulla possibilità di proseguire il processo nelle condizioni di salute precarie di Roggero.
Il caso Roggero, fin dalle sue origini, ha acceso un acceso dibattito pubblico.
L’omicidio dei due rapinatori, avvenuto nel corso di un tentativo di furto nella gioielleria di Grinzane Cavour, ha riacceso la discussione sulla legittima difesa, sui limiti del diritto all’autodifesa e sulla risposta appropriata a fronte di aggressioni violente.
La sentenza di primo grado, che aveva condannato l’orafo, aveva suscitato reazioni contrastanti, con sostenitori che invocavano un premio per il coraggio dimostrato e detrattori che evidenziavano l’eccessività della reazione.

L’appello rappresenta, dunque, un momento cruciale per la giustizia, chiamato a valutare attentamente tutte le circostanze del caso, bilanciando il diritto all’autodifesa con il rispetto per la legge e la necessità di garantire un processo equo e imparziale.
La sospensione dell’udienza, dovuta all’emergenza sanitaria dell’imputato, introduce una variabile imprevista che potrebbe avere ripercussioni sulla tempistica e sull’esito finale del procedimento giudiziario, riaprendo la questione dell’equilibrio tra la tutela della sicurezza e il diritto alla difesa, elementi imprescindibili per il corretto funzionamento dello Stato di diritto.

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