A San Giorgio Canavese, una tranquilla località alle porte di Torino, una complessa operazione antidroga condotta dalla squadra mobile ha portato alla luce una sofisticata rete di traffico e lavorazione di stupefacenti, smantellando un vero e proprio laboratorio clandestino. L’azione, frutto di un’indagine mirata protrattasi nei mesi precedenti, ha visto l’arresto di cinque individui, di nazionalità mista: tre cittadini italiani e due di origine peruviana, tutti coinvolti in attività di spaccio.La scoperta, avvenuta all’interno di un’abitazione di proprietà di uno degli italiani, ha rivelato un impianto di raffinazione della cocaina di notevole complessità. Più che una semplice “raffinia”, si trattava di un laboratorio attrezzato con reagenti chimici di precisione e strumentazione specializzata, tipica di ambienti dedicati alla produzione e alla manipolazione di sostanze illecite. L’impianto, sebbene operante in segreto, manifestava un livello di professionalità che suggerisce una pianificazione meticolosa e una certa competenza tecnica tra i membri del gruppo.Nel corso delle perquisizioni, gli agenti hanno quantificato il sequestro di circa quattro chilogrammi di stupefacenti, tra cui cocaina e hashish, una quantità significativa che indica una potenziale capacità di approvvigionamento e distribuzione su scala regionale. Inoltre, è stata rinvenuta una somma contante di 4.200 euro, presumibilmente provento dell’attività illecita. L’elemento del denaro contante sottolinea l’organizzazione strutturata e la capacità finanziaria del gruppo, suggerendo possibili legami con altre realtà criminali.La procura di Ivrea, sollecitata dall’importanza strategica dell’operazione, ha convalidato gli arresti, disponendo la custodia cautelare in carcere per quattro degli indagati. La scelta della custodia cautelare in carcere, una misura restrittiva particolarmente severa, riflette la gravità dei reati contestati e il rischio di inquinamento delle prove o di fuga degli indagati. Il quinto individuo è stato posto agli arresti domiciliari, una misura meno afflittiva ma comunque limitativa della libertà personale, probabilmente in considerazione di un ruolo ritenuto meno centrale all’interno dell’organizzazione. L’azione congiunta di forze dell’ordine e magistratura rappresenta un duro colpo per il traffico di droga nella zona, con implicazioni che potrebbero estendersi a livello regionale e internazionale, data la sofisticatezza dell’impianto scoperto.
San Giorgio Canavese: Smascherato Laboratorio di Droga, 5 Arresti
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