L’operazione “Lindor”, condotta dalla Squadra Mobile di Cuneo, ha disarticolato un’organizzazione criminale attiva nel traffico di stupefacenti con epicentro a Bra, portando all’arresto di cinque individui di età compresa tra i 19 e i 33 anni e al sequestro di ingenti quantità di droga, per un valore complessivo stimato in decine di migliaia di euro.
L’indagine, protrattasi nel tempo e supportata da complesse attività di intercettazione e monitoraggio, ha rivelato una rete strutturata e ramificata, capace di importare, confezionare e distribuire diverse tipologie di sostanze stupefacenti.
Oltre alle classiche droghe leggere, hashish e marijuana per circa 3.000 dosi, l’operazione ha permesso di sottrarre alla criminalità 20 dosi di metanfetamina, e, particolarmente preoccupante, circa 100 dosi di cocaina “rosa”, un prodotto di sintesi ad alto costo, caratterizzato da un taglio con ketamina e altre sostanze potenzialmente pericolose, il cui impiego suggerisce un tentativo di massimizzare il profitto a discapito della salute pubblica.
La presenza di questa sostanza indica una sofisticazione nella preparazione e commercializzazione della droga, con una potenziale pericolosità amplificata per i consumatori, soprattutto giovanili.
Particolarmente rilevante è il sequestro di “lean” o “purple drank”, una miscela pericolosa e illegale a base di codeina e prometazina, sempre più diffusa tra i giovani, segnalando una preoccupante tendenza all’adozione di sostanze sintetiche, spesso derivanti da prescrizioni mediche alterate o illegali.
La diffusione di questa sostanza richiede un intervento mirato di sensibilizzazione e prevenzione, rivolto soprattutto alle nuove generazioni.
Un momento cruciale dell’operazione è stato l’intercettazione di un trasferimento di oltre 3 chilogrammi di hashish e marijuana, pianificato tra uno degli indagati e due corrieri provenienti da Torino.
L’arresto in flagranza di reato dei tre, seguito da perquisizioni domiciliari ed eseguite con il supporto della Polizia Stradale, ha consentito di individuare e arrestare ulteriori due complici, entrambi con precedenti penali per reati in materia di stupefacenti.
Uno dei due era già agli arresti domiciliari, evidenziando una persistenza nell’attività criminale nonostante le restrizioni imposte.
Le perquisizioni hanno rivelato considerevoli quantità di droga, denaro contante presumibilmente ricavato da attività illecite e attrezzature per il confezionamento delle dosi.
Il denaro sequestrato sarà soggetto a ulteriori accertamenti per risalire alle fonti e ai flussi finanziari legati all’organizzazione.
Gli arrestati sono stati trasferiti presso il carcere di Asti, a disposizione dell’autorità giudiziaria, per affrontare i procedimenti penali a loro carico.
L’operazione “Lindor” rappresenta un significativo successo nella lotta alla criminalità organizzata e nel contrasto al traffico di stupefacenti, ma sottolinea al contempo la necessità di continui sforzi per prevenire e contrastare la diffusione di sostanze pericolose, soprattutto tra i giovani, e di indagare a fondo sulle dinamiche economiche che alimentano questo mercato illegale.








