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giovedì 6 Novembre 2025

Smantellata rete di droga: uso ingegnoso di pacchi e self-storage

Un’articolata rete di distribuzione di sostanze stupefacenti, caratterizzata da un’ingegnosa mescolanza di tecnologia e sfruttamento di ignari prestanomi, è stata smantellata dai Carabinieri di Poirino, in un’operazione complessa coordinata dalla Procura della Repubblica di Asti.
L’inchiesta, avviata a seguito dell’ispezione di un pacco sospetto spedito dalla stessa Poirino, ha svelato un sistema sofisticato che mirava a eludere i controlli e a diffondere droga su vasta scala nel territorio nazionale.
Il modus operandi si fondava sull’utilizzo di armadietti self-storage (locker), sfruttati come punti di transito anonimi per l’invio di ingenti quantitativi di stupefacenti.

L’inganno era volto a far credere che i pacchi contenessero merce innocua, mascherando la natura illecita del contenuto attraverso l’utilizzo di mittenti fittizi e una logistica apparentemente ordinaria.

L’occultamento era reso ancora più abile attraverso l’ingegnoso utilizzo di oggetti di uso comune, come casse Bluetooth, tubetti di make-up e persino francobolli, trasformati in contenitori inaspettati per nascondere eroina, cocaina, LSD e hashish, le sostanze più richieste dagli acquirenti.

L’indagine ha permesso di ricostruire più di sessanta spedizioni, suggerendo un volume di affari considerevole e un’organizzazione ben strutturata.
Le attività illecite non si limitavano alla distribuzione, ma comprendevano anche una complessa gestione finanziaria.
I proventi, frutto dello spaccio, venivano incanalati in conti correnti fittizi, spesso situati all’estero, per poi essere periodicamente prelevati attraverso una serie di operazioni mirate a dissimulare la provenienza e la destinazione del denaro.
Questa sofisticata gestione finanziaria, volta a riciclare i capitali sporchi, ha richiesto un’indagine approfondita e la collaborazione di esperti in materia di crimini finanziari.
L’operazione ha visto il coinvolgimento di diversi corpi di polizia, tra cui il reparto operativo del comando provinciale di Torino e il personale specializzato del comando antifalsificazione monetaria di Roma, a testimonianza della complessità e della pericolosità dell’organizzazione criminale.

Nel corso delle perquisizioni eseguite, due gemelli italiani di 24 anni sono stati arrestati in flagranza di reato, indiziati di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, mentre altre sei persone sono state denunciate per il loro presunto coinvolgimento nella rete.
L’arresto dei due gemelli ha permesso di acquisire ulteriori elementi utili per l’identificazione di altri membri dell’organizzazione e per la ricostruzione delle dinamiche criminali.

L’inchiesta è ancora in corso e si prefigge di smantellare completamente la rete, individuando tutti i responsabili e sequestrando i beni illecitamente accumulati, al fine di infliggere un duro colpo al traffico di droga e alla criminalità organizzata.

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