L’imponente catena del Monte Rosa, sentinella alpina tra Italia e Svizzera, è teatro di un delicato intervento di soccorso.
Ieri sera, alle ore 21:00, un segnale di soccorso ha squarciato il silenzio della Cresta Signal, una zona impervia a circa cento metri di dislivello sotto la storica Capanna Margherita, nel cuore della Valsesia.
Due alpinisti, esauriti e impossibilitati a proseguire il loro itinerario, hanno attivato la richiesta d’aiuto, sollevando un complesso scenario di operazioni di recupero.
Le immediate speranze di un intervento aereo si sono infrante contro le avverse condizioni meteorologiche, rendendo impossibile l’utilizzo dell’elicottero durante le ore notturne.
Un tentativo di approccio terrestre, intrapreso da due guide alpine straniere ricoverate in un rifugio locale, si è dovuto concludere prematuramente a causa della difficoltà del terreno e della crescente oscurità.
La mattinata odierna non ha portato miglioramenti significativi.
La persistente nevischio e una fitta copertura nuvolosa hanno continuato a impedire al Servizio Regionale di Elisoccorso di Azienda Zero Piemonte di avvicinarsi ai due alpinisti.
Tuttavia, una squadra composta da quattro tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico piemontese è stata posizionata sulla cresta a valle, dando inizio a una complessa progressione a piedi.
Questa scelta strategica, dettata dalla necessità di agire in condizioni operative estreme, testimonia la meticolosa pianificazione e la professionalità dei soccorritori.
Parallelamente, si stanno valutando opzioni per rafforzare la presenza di personale specializzato alla Capanna Margherita, al fine di tentare un approccio dall’alto.
Questa manovra, se realizzata, richiederà una coordinazione precisa e una conoscenza approfondita del territorio.
L’incertezza rimane alta, poiché le condizioni meteorologiche e la conformazione del terreno continuano a rappresentare sfide notevoli.
Le operazioni di soccorso sono coordinate con il contributo del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, che fornisce supporto logistico e competenze specifiche in ambienti montani complessi.
La situazione rimane in evoluzione e la priorità assoluta è la sicurezza degli alpinisti in difficoltà, in attesa che le condizioni meteorologiche permettano un intervento più diretto e risolutivo.
La comunità alpina intera segue con apprensione l’evolversi di questa delicata vicenda, simbolo della fragilità dell’uomo di fronte alla maestosità e all’imprevedibilità della montagna.