Spigno Monferrato si unisce ufficialmente alla “Rete Città delle Streghe”, un atto che segna non solo un’aggiunta alla rete di comuni italiani legati da un patrimonio storico e culturale condiviso, ma anche un’occasione di riflessione sulla complessità della memoria e del suo impatto sullo sviluppo territoriale. La firma del protocollo d’intesa, avvenuta tra i sindaci Walter Astengo (Spigno Monferrato) e Clemente Mastella (Benevento, capofila della rete), sancisce l’ingresso del comune dell’Acquese in una comunità che custodisce e valorizza le storie di perseguitate per presunta stregoneria.L’adesione di Spigno Monferrato si radica in un passato segnato da eventi drammatici: nel 1631, in un contesto storico devastato dalla guerra dei Trent’Anni e dalla terribile epidemia descritta da Manzoni, quindici individui – tredici donne e due uomini – furono oggetto di un processo ingiusto, accusati di pratiche malefiche e di deviare dal percorso divino. La successiva detenzione, spesso con condizioni disumane, e la morte prematura di molti, rappresentano una ferita ancora aperta nella coscienza collettiva del paese. La “Rete Città delle Streghe” non si configura, pertanto, come una semplice operazione di marketing turistico, ma come un progetto di ricerca storica, di recupero della memoria collettiva e di promozione di un turismo responsabile e consapevole. L’ingresso di Spigno Monferrato offre l’opportunità di rileggere criticamente il passato, di comprendere le dinamiche sociali e religiose che hanno portato a queste persecuzioni e di elaborare un messaggio di tolleranza e rispetto per le diversità.Il sindaco Astengo sottolinea come l’iniziativa rappresenti una leva strategica per lo sviluppo culturale, turistico ed economico del territorio. Si tratta di creare un ponte tra passato e presente, valorizzando le tradizioni locali e promuovendo un’immagine del territorio che sia capace di attrarre visitatori interessati non solo alle bellezze paesaggistiche, ma anche alla ricchezza della sua storia e alla profondità del suo patrimonio immateriale.Il sindaco Mastella, a sua volta, evidenzia come l’adesione di Spigno Monferrato rafforzi ulteriormente la rete, ampliandone la portata e consolidando la sua identità. Il simbolo della strega, lungi dall’essere una figura negativa o superstiziosa, si trasforma in un’icona di resilienza, di ribellione contro l’oppressione e di affermazione dell’identità femminile.Angelo Rubba, presidente della Pro Loco di Spigno, anticipa l’evento “MASCA – Il ritorno della strega”, in programma il 20 e 21 settembre, come primo momento di celebrazione dell’ingresso nella rete. L’evento si preannuncia come un’occasione per rivivere le atmosfere del passato, per ascoltare le storie delle donne perseguitate e per riflettere sul significato del simbolo della strega nel contesto contemporaneo. MASCA, infatti, non sarà solo una rievocazione storica, ma un vero e proprio percorso sensoriale e culturale, capace di coinvolgere visitatori di tutte le età e di stimolare la loro immaginazione. L’obiettivo è creare un’esperienza memorabile che contribuisca a promuovere la conoscenza del territorio e a rafforzare il senso di appartenenza alla comunità.
Spigno Monferrato entra nella Rete Città delle Streghe: memoria e sviluppo.
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