giovedì 4 Settembre 2025
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Tanaro, ultima speranza per Abdou: ricerche a oltranza e ombre sul mistero.

L’eco della speranza si attenua lungo le rive del Tanaro, mentre un’imponente squadra di soccorritori, composta da volontari della Protezione Civile e Vigili del Fuoco, prosegue senza successo le ricerche di Abdou Ngom, il tredicenne di origini senegalesi scomparso il 22 aprile scorso nei pressi di Verduno, in provincia di Cuneo.
L’operazione, disposta dalla Prefettura e sostenuta dall’angoscia della famiglia, si estende fino a domenica, un ultimo, disperato tentativo di portare a termine una vicenda avvolta nel mistero.

Le prime settimane di ricerche, immediatamente successive alla scomparsa, avevano coinvolto un’imponente macchina operativa.
Droni sorvolarono l’area, elicotteri amplificarono la portata delle ricerche aeree e un ecoscandaglio fu impiegato per scrutare le profondità del fiume, ma senza ottenere risultati concreti.

Un nuovo tentativo era stato intrapreso a maggio, alimentato dalla scoperta di un indumento che, in un primo momento, si pensò potesse appartenere al giovane o a Daniele Romero, un altro ragazzo scomparso in circostanze simili, accendendo flebili speranze che, poi, si sono rivelate vane.

L’area interessata dalla perlustrazione si estende per circa trenta chilometri, collegando Verduno al territorio astigiano, un percorso tortuoso e insidioso che riflette la complessità del caso.
Inizialmente, la sparizione di Abdou era stata catalogata come un tragico incidente, una sfortunata fatalità legata alla corrente impetuosa del fiume.

Tuttavia, l’evoluzione delle indagini, culminata ad agosto, ha drasticamente mutato la prospettiva, aprendo la strada all’ipotesi di un gesto volontario.
Le prime tracce, le testimonianze raccolte, hanno innescato un’indagine delicata e complessa, che ha portato la Procura dei Minori a concentrare l’attenzione su un coetaneo di Abdou.
Secondo gli accertamenti, il ragazzo sarebbe stato oggetto di pressioni, forse di coercizione, da parte dell’amico, che lo avrebbe spinto ad entrare in acqua.
La gravità delle accuse ha portato all’indagine del minore, ora al centro di un procedimento legale che cerca di fare luce sulla dinamica degli eventi e sulle motivazioni che hanno portato a questa tragica scomparsa.
L’operazione di ricerca, pur nell’assenza di progressi significativi, rappresenta un atto di solidarietà nei confronti della famiglia di Abdou, ma anche un impegno istituzionale volto a perseguire la verità e a fare giustizia.
La comunità è scossa da questa vicenda, che solleva interrogativi profondi sulla fragilità adolescenziale, sulle dinamiche relazionali e sulla responsabilità sociale.

Il Tanaro, ora, non è solo un fiume, ma uno specchio che riflette il dolore e l’incertezza di un’intera comunità.

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