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giovedì 23 Ottobre 2025

Torinese sopravvive in Siberia: un ponte sanitario internazionale salva una vita.

Il caso di un sessantenne torinese, investito da un evento acutissimo come un infarto miocardico e conseguente arresto cardiaco mentre si trovava in vacanza in Siberia, rappresenta un esempio straordinario di cooperazione transnazionale e resilienza del sistema sanitario.

La sua ripresa e il suo ritorno in Piemonte, avvenuti grazie a un complesso ponte sanitario internazionale, evidenziano la capacità di mobilitare risorse e competenze a livello globale per garantire l’assistenza a un cittadino in condizioni critiche, lontano dalla propria area di residenza.

L’emergenza si è verificata il 31 luglio a Tyumen, in Russia, dove l’uomo era stato sottoposto a una procedura di angioplastica coronarica d’urgenza, con l’inserimento di uno stent per riaprire un’arteria ostruita.
Purtroppo, le complicazioni post-operatorie sopraggiunte hanno reso imperativo un rimpatrio sanitario, una decisione presa in considerazione per la gravità della condizione del paziente e la necessità di cure specialistiche non immediatamente disponibili in loco.
La gestione dell’operazione di rimpatrio ha visto il coordinamento di diversi attori chiave.

L’Azienda Zero Piemonte, organo tecnico dell’Unità di Comando Regionale per le Emergenze Sanitarie, ha assunto il ruolo centrale, collaborando strettamente con la Farnesina, il Consolato italiano a Mosca e le autorità sanitarie russe e turche.

La creazione di un “corridoio sanitario” ha permesso il trasferimento progressivo del paziente, inizialmente da Tyumen ad Antalya, in Turchia, con uno scalo tecnico a Istanbul e l’atterraggio finale a Malpensa, in Italia.
Il trasferimento non si è limitato a un semplice trasporto.

Ha richiesto un’attenta pianificazione logistica e medica, con la presenza di personale sanitario specializzato a bordo dei mezzi di trasporto, per monitorare costantemente le condizioni del paziente e intervenire tempestivamente in caso di necessità.
L’elicottero di Azienda Zero ha poi preso in carico il paziente a Malpensa, trasportandolo rapidamente a Torino e successivamente all’ospedale Martini, dell’Asl Città di Torino, dove è stato ricoverato in Rianimazione.

Questo episodio testimonia la capacità del sistema sanitario piemontese di rispondere a situazioni di emergenza complesse, con un’organizzazione impeccabile e un elevato grado di professionalità.

Come sottolineato dal Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e dall’Assessore alla Sanità, Federico Riboldi, l’evento ha messo in luce non solo la competenza del personale medico e infermieristico, ma anche l’importanza di una rete di collaborazioni internazionali per garantire la salute e la sicurezza dei cittadini, anche quando si trovano in contesti geografici lontani e potenzialmente rischiosi.
Il caso evidenzia, inoltre, la crescente necessità di protocolli sanitari transfrontalieri e di investimenti in infrastrutture mediche avanzate, capaci di gestire con efficienza e sicurezza eventi inattesi e critici.

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