domenica 12 Ottobre 2025
10.7 C
Torino

Torino, 10 Arresti: Procura e Digos Contro Proteste e Violenza

L’azione decisa della polizia di Torino, orchestrata dalla Procura della Repubblica e supportata dalla Divisione Investigazione Generale e Operazioni Speciali (Digos), ha portato questa mattina all’esecuzione di dieci misure cautelari, un intervento mirato a contrastare un’escalation di comportamenti che hanno turbato l’ordine pubblico e messo a rischio la sicurezza della collettività.
Gli indagati rispondono di accuse gravissime, che spaziano dalla resistenza aggravata nei confronti delle forze dell’ordine, alla violenza privata, fino al danneggiamento di beni pubblici e privati.

Le misure imposte, che includono obblighi di presentazione quotidiana e restrizioni alla libertà di movimento, riflettono la gravità delle azioni contestate e l’urgente necessità di garantire la tranquillità della città.

Parallelamente alle misure cautelari, sono state eseguite tredici perquisizioni domiciliari, un’indagine capillare volta a raccogliere elementi probatori a carico di attivisti pro Palestina accusati di aver partecipato a blocchi stradali e ferroviari, interruzioni di pubblico servizio e violazioni di domicilio durante le recenti manifestazioni.

Le contestazioni, legate agli eventi del 22 e 23 settembre e del 2 ottobre, delineano un quadro di contestazione che ha oltrepassato i limiti della legittima espressione del dissenso.
L’inchiesta, tuttavia, non si limita agli ultimi eventi.

La Procura ha ampliato l’indagine per includere una serie di episodi verificatisi tra il 2023 e il 2024, tessendo una rete di connessioni tra diverse manifestazioni e proteste.
Tra queste, spiccano i cortei non autorizzati del 2 e 3 ottobre 2023, durante il Festival delle Regioni, dove la mancata autorizzazione aveva generato una situazione di potenziale conflitto.
Si segnalano, inoltre, le tensioni emerse durante la manifestazione studentesca del 17 novembre, in opposizione alla riforma scolastica del Ministro Valditara, gli scontri avvenuti all’interno del campus universitario Einaudi il 5 dicembre, in seguito a un’iniziativa di sensibilizzazione promossa dal Fronte Universitario Anti-Capitalista (FUAN), la protesta davanti alla sede della Rai il 13 febbraio 2024, e il corteo del 29 aprile, strategicamente organizzato in concomitanza con il vertice G7 Clima, Energia e Ambiente a Venaria Reale.
La ricostruzione degli eventi, accurata e dettagliata, condotta dagli investigatori, evidenzia come in questi contesti si siano verificate aggressioni a operatori di polizia e carabinieri, con conseguenti lesioni, e danni significativi a veicoli di servizio e attività commerciali, creando un clima di allerta e generando un impatto negativo sulla vita quotidiana dei cittadini.
L’azione giudiziaria rappresenta una risposta ferma e determinata per ristabilire l’ordine pubblico, tutelare la sicurezza dei cittadini e garantire il rispetto delle leggi, sottolineando l’importanza di bilanciare il diritto di manifestare con la responsabilità di non compromettere l’incolumità altrui e la legalità.
Le indagini proseguono a ritmo serrato per accertare le responsabilità individuali e ricostruire la dinamica completa degli eventi.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -