Il cielo sopra Torino si tinge di arancione, colore vibrante e simbolo universale della lotta contro la violenza sulle donne, in occasione della Giornata Internazionale del 25 novembre.
L’imponente scritta “Regione Piemonte” illuminata sul grattacielo che ne ospita la sede, non è un mero gesto simbolico, ma un faro che proietta un messaggio chiaro e urgente: la violenza di genere è una piaga che richiede un impegno costante e condiviso.
Questa illuminazione si accompagna alla diffusione di un video di sensibilizzazione, frutto di una collaborazione preziosa con Telefono Rosa Torino, e distribuito su tutte le piattaforme digitali regionali.
Il video, inteso a stimolare la riflessione e a invitare all’azione, evoca il principio fondamentale di non indifferenza, esortando ogni individuo a non voltare lo sguardo di fronte alle sofferenze altrui.
L’impegno del Piemonte in questo ambito si traduce in investimenti concreti.
Nel solo 2025, quasi 4 milioni di euro sono stati destinati a rafforzare la rete regionale antiviolenza, un investimento strategico che mira a potenziare i servizi di supporto, a garantire la sicurezza delle donne che subiscono violenza e a promuovere la responsabilizzazione degli uomini che la perpetrano.
Il sostegno economico si articola in interventi mirati: potenziamento dei Centri Antiviolenza, che offrono accoglienza, consulenza psicologica e legale, supporto pratico per l’uscita dal ciclo di violenza; garanzia di Case Rifugio sicure e protette, luoghi di transito per donne e i loro figli in pericolo immediato; apertura di nuovi sportelli di ascolto e orientamento, per raggiungere anche le aree più periferiche; accompagnamento personalizzato verso l’autonomia economica e sociale, per ricostruire una vita indipendente e dignitosa; e, crucialmente, qualificazione dei percorsi di intervento rivolti agli autori di violenza, per interrompere il ciclo di abusi e promuovere un cambiamento profondo.
“La Giornata del 25 novembre”, ha dichiarato il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, “ci ricorda che questa non è una ricorrenza da celebrare, ma un monito costante.
È un appello a sostenere attivamente le donne che chiedono aiuto, a rafforzare l’efficacia dei servizi sul territorio e, soprattutto, a coltivare una cultura del rispetto in ogni aspetto della vita, dall’educazione scolastica alle dinamiche familiari, dall’ambiente lavorativo alle istituzioni.
L’indifferenza è il terreno fertile per la violenza.
”L’Assessora alle Pari Opportunità, Marina Chiarelli, ha aggiunto: “Illuminare di arancione la Regione Piemonte è un segno tangibile del nostro impegno, che va ben oltre un gesto simbolico.
È una responsabilità condivisa, che ci coinvolge tutti, ogni giorno dell’anno.
Non possiamo delegare ad altri la lotta contro la violenza: è un dovere civico, morale e umano.
“I dati aggiornati al 2025 testimoniano la costruzione di una rete regionale robusta e capillare, un sistema di supporto integrato che include 21 Centri Antiviolenza, 13 Case Rifugio e 17 Centri dedicati agli autori di violenza, tutti sottoposti a rigorosi controlli e inclusi nei registri regionali.
Questa struttura complessa mira a offrire un aiuto completo, dalla prevenzione all’intervento, fino al percorso di riabilitazione.
La sfida, ora, è continuare a rafforzare questa rete, migliorandone l’efficacia e ampliandone la portata, per garantire a ogni donna la possibilità di una vita libera dalla paura e dalla violenza.








