Torino compie un salto di qualità nell’era digitale, abbandonando dopo quasi due secoli di storia un pilastro dell’amministrazione locale: i registri anagrafici cartacei.
La città, leader in questo processo tra le metropoli italiane, si integra nell’Archivio nazionale informatizzato dei registri dello Stato Civile, inaugurando un sistema di redazione atti esclusivamente digitale.
Il primo atto a sigillare questa svolta è la registrazione di nascita di Melissa, simbolo di una nuova era per l’amministrazione torinese.
L’adesione a questa piattaforma nazionale non è semplicemente un aggiornamento tecnologico, ma una profonda riorganizzazione del sistema di gestione dei dati civili.
I cittadini, abilitati tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o Carta d’Identità Elettronica (CIE), potranno accedere e sottoscrivere i documenti in forma digitale, garantendo un’esperienza più agile e trasparente.
Pur mantenendo la possibilità di firma tradizionale per coloro che non dispongono di identità digitale, l’obiettivo primario è favorire l’adozione di strumenti moderni e sicuri.
Come sottolinea l’assessore ai Servizi Anagrafici, Francesco Tresso, questa iniziativa si inserisce in un percorso più ampio di semplificazione amministrativa, con ricadute positive concrete per i cittadini.
L’Archivio nazionale informatizzato offre una serie di vantaggi significativi, tra cui la possibilità di accedere agli atti e alle certificazioni in tempo reale da qualsiasi comune italiano, indipendentemente dal luogo di nascita o di residenza.
Questo non solo velocizza le procedure burocratiche, ma aumenta anche l’efficienza e la sicurezza dei dati, riducendo drasticamente il rischio di smarrimento o danneggiamento dei documenti.
L’integrazione nell’archivio nazionale rappresenta un’opportunità unica per migliorare la gestione dei dati civili, promuovendo la digitalizzazione e l’interoperabilità tra le diverse amministrazioni pubbliche.
Questo cambiamento strategico non solo modernizza l’amministrazione comunale, ma rafforza anche il diritto dei cittadini all’accesso rapido e sicuro alle informazioni che li riguardano, consolidando un modello di servizi pubblici sempre più orientato al cittadino e all’efficienza.
Si tratta di un investimento nel futuro, che mira a costruire un sistema amministrativo più accessibile, trasparente e resiliente.







