venerdì 8 Agosto 2025
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Torino, Omicidio in Corso Cesare: Arrestato Nigeriano a Genova

Un’ombra di violenza si è allungata su Torino, culminando nell’arresto a Genova di un uomo di 34 anni, cittadino nigeriano, sospettato di aver perpetrato un omicidio in strada, nella serata del 30 luglio.

L’efferato episodio, consumatosi in corso Giulio Cesare, nel quartiere Dora Vanchiglia, ha strappato la vita a un connazionale, innescando un’indagine complessa e serrata coordinata dalla Procura di Torino.

L’aggressione, ricostruita dagli inquirenti sulla base di elementi e testimonianze raccolte, ha avuto come movente una disputa legata al florido, seppur illegale, mercato di sostanze stupefacenti.
La dinamica, ancora in fase di approfondimento, suggerisce un’escalation di tensione derivante da possibili divergenze nel traffico di droga, sfociata in un violento scontro fisico.

I colpi di coltello, inferti con precisione al tronco e all’addome della vittima, hanno lasciato agli inquirenti un quadro raccapricciante e definitivo.
La squadra mobile di Torino, con un’abile combinazione di competenze investigative e tecnologie avanzate, ha giocato un ruolo cruciale nell’identificazione del presunto responsabile.
L’analisi minuziosa dei filmati provenienti dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, integrata dalle dichiarazioni dei testimoni e da ulteriori accertamenti tecnici, ha permesso di restringere il campo e individuare l’uomo.

La perquisizione domiciliare, successivamente condotta presso l’abitazione del sospettato, ha portato al ritrovamento di indizi materiali di notevole importanza: l’abbigliamento indossato al momento del delitto, ancora macchiato di sangue, costituisce una prova tangibile che avvalora l’ipotesi accusatoria.

Il fermo, disposto dalla Procura due giorni dopo l’omicidio, ha rivelato un tentativo di fuga da parte del sospettato, che poche ore dopo l’aggressione aveva lasciato Torino per rifugiarsi a Genova.

La rapidità di risposta della squadra mobile torinese, affiancata dalla collaborazione efficace della squadra mobile genovese, ha portato all’arresto dell’uomo in un appartamento situato nel quartiere di Marassi, dove era ospitato da un connazionale.

Un elemento particolarmente significativo riscontrato durante l’arresto è stata la presenza di una ferita da taglio all’avambraccio sinistro del sospettato.

Gli inquirenti, sulla base di un’analisi preliminare, ritengono che questa lesione sia molto probabilmente correlata all’accoltellamento, suggerendo un possibile collasso emotivo o una reazione di autodifesa durante la commissione del gesto.
L’indagine, ora nella fase delle indagini difensive, mira a ricostruire con precisione la sequenza degli eventi, determinare il ruolo di eventuali complici e comprendere appieno le motivazioni alla base di un atto di violenza che ha sconvolto la comunità torinese.

La collaborazione tra le forze dell’ordine e la Procura continuerà per garantire che giustizia sia fatta e per prevenire il ripetersi di simili tragedie.

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