venerdì 19 Settembre 2025
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Torino

Torino pro-Palestina: 2000 in Piazza San Carlo per un Presidio Cgil

Un’onda di partecipazione, stimata in almeno duemila persone, ha investito oggi il cuore di Torino, in Piazza San Carlo, per un presidio pro-Palestina promosso dalla Cgil.
Il suono acuto e lacerante di sirene, evocando in modo vivido il dramma bellico e i bombardamenti che martirizzano Gaza, ha aperto la manifestazione, segnando un momento di profonda commozione e solidarietà.

Tra i presenti, figure di spicco della politica torinese, come l’ex sindaca Chiara Appendino, ora deputata e vicepresidente del Movimento 5 Stelle, a testimonianza dell’ampiezza e della trasversalità della preoccupazione per la situazione nel territorio palestinese.
La piattaforma delle richieste, espressa con forza dal microfono da un esponente della Cgil, si è concentrata su un appello urgente e inequivocabile: “Fermate questo eccidio, fermate il genocidio, fermate la violenza!”.
Questo grido, carico di dolore e di indignazione, si è tradotto in proposte concrete e pragmatiche: l’istituzione immediata di corridoi umanitari per garantire l’accesso di aiuti essenziali alla popolazione civile e la sospensione totale di qualsiasi forma di cooperazione commerciale e militare con il governo israeliano, distinguendo chiaramente tra le azioni del governo e la sofferenza della popolazione palestinese.

La Cgil ha inoltre sottolineato la necessità di un supporto concreto alla flottilla umanitaria che tenta di raggiungere Gaza, portando aiuti vitale e simbolo di resistenza pacifica.
Il presidio si inserisce nel contesto di una più ampia mobilitazione nazionale, caratterizzata da scioperi e manifestazioni in diverse città italiane.
Il sindacato ha rimarcato come questo evento a Torino sia solo una tessera di un mosaico più grande, un movimento globale di donne e uomini che rivendicano con forza il rispetto per la vita, la storia e le identità dei popoli, invocando un cessate il fuoco e la fine della spirale di violenza.
La retorica del movimento non si limita alla denuncia, ma promuove attivamente valori di giustizia, equità e solidarietà.

L’atmosfera vibrante della piazza è stata resa ancora più suggestiva dalla presenza di numerose bandiere palestinesi, affiancate ai simboli delle categorie Cgil, e da uno striscione arcobaleno che ha amplificato il messaggio di pace con la lapida frase: “Anche oggi si muore a Gaza, pace in Palestina”.
Un gesto simbolico, profondamente toccante, ha visto la deposizione di centinaia di barchette di carta, dipinte con i colori della bandiera palestinese e recanti la scritta “Anche io sono Global Sumud Flotilla”, un tributo alla resistenza e alla speranza di un futuro migliore, un omaggio alla resilienza e alla determinazione del popolo palestinese che continua a lottare per la propria dignità e sopravvivenza.
Il termine “Sumud”, che significa perseveranza e resistenza, riflette lo spirito di chi, nonostante le avversità, non si arrende.

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