La transalpinazione, arteria vitale per il flusso di persone e merci tra Italia, Francia e Svizzera, si appresta a subire un’interruzione significativa. FlixBus, operatore di trasporto a lunga percorrenza, ha reso noto che una serie di interventi di manutenzione programmati nei trafori alpini del Frejus, del Monte Bianco e del Gran San Bernardo, previsti nelle notti tra il 17 e il 18 giugno e tra il 18 e il 19 giugno 2025, comporteranno la sospensione totale del traffico veicolare.Questa concomitanza di interventi, lungi dall’essere un evento isolato, evidenzia una problematica strutturale nella gestione delle infrastrutture transalpine. La decisione, assunta autonomamente da enti gestori come la Société Française du Tunnel Routier du Fréjus (SFTRF) e altre realtà operanti nei vari valichi, solleva interrogativi profondi riguardo al coordinamento a livello internazionale e al rispetto dei diritti dei passeggeri.L’impatto di questa sospensione è considerevole. FlixBus stima che centinaia di viaggiatori si vedranno privati della possibilità di viaggiare, senza possibilità di ripieghi praticabili. Al di là del singolo passeggero, la chiusura simultanea delle principali vie di comunicazione alpina rischia di paralizzare una rete di connessioni che facilita gli scambi commerciali, il turismo e la mobilità lavorativa tra i tre paesi. L’interruzione, in un periodo cruciale per il settore turistico e per la ripresa economica post-pandemica, amplifica ulteriormente le ripercussioni negative.La critica di FlixBus non si limita alla semplice constatazione dell’interruzione del servizio, ma mira a denunciare una mancanza di dialogo e di trasparenza. La gestione delle infrastrutture transalpine dovrebbe essere il risultato di una pianificazione congiunta, che coinvolga non solo gli enti gestori dei singoli trafori, ma anche le aziende di trasporto e le rappresentanze dei passeggeri. Un coordinamento efficace presuppone la condivisione di informazioni tempestive e la possibilità di valutare alternative, al fine di minimizzare l’impatto sulle attività economiche e sulla mobilità delle persone.FlixBus, pertanto, rivolge un appello formale al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sollecitando un intervento attivo per scongiurare la simultaneità delle chiusure e promuovere una governance più partecipata e prevedibile per i valichi alpini. È necessario che il Ministero eserciti il suo ruolo di coordinamento, dialogando con le autorità francesi e svizzere, per garantire una programmazione trasparente, comunicazioni proattive e la definizione di piani di emergenza che tutelino il diritto alla mobilità e la continuità delle connessioni transalpine. Il futuro della transalpinazione dipende dalla capacità di superare una gestione frammentata e di abbracciare un approccio collaborativo e lungimirante.
Traforo alpino: FlixBus lancia l’allarme per nuove interruzioni.
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