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domenica 16 Novembre 2025

Tragedia a Cervasca: giovane donna muore in un incidente. Allarme sicurezza strade.

La comunità di Cervasca, nell’intricato tessuto dell’hinterland cuneese, è stata scossa da un tragico evento che ha riacceso il dibattito sulla sicurezza stradale nella provincia.

Una giovane donna, il cui nome non è stato ancora divulgato per rispetto della sua famiglia, ha perso la vita in un incidente mortale sulla provinciale 422, nelle prime ore del mattino.

L’incidente, avvenuto intorno alle 5:00, ha visto la vettura della giovane perdere il controllo, sbalzando fuori dalla sede stradale e, purtroppo, incendiandosi immediatamente.

La rapidità e l’intensità del rogo hanno reso estremamente difficoltosi i soccorsi, nonostante l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, che hanno impiegato un autobotte per domare le fiamme e, con notevole sforzo, estrarre la conducente dalle lamiere deformate.

I sanitari del 118, giunti rapidamente sul luogo, hanno tentato disperatamente manovre di rianimazione, ma ogni sforzo si è rivelato vano.

La giovane è stata dichiarata deceduta sul posto.

Questo tragico episodio si inserisce in un quadro allarmante per la sicurezza stradale in provincia di Cuneo.
Il numero di vittime di incidenti stradali nel 2025 ha già superato quello dell’anno precedente, toccando la cifra di 34 decessi.
Un dato che evidenzia una tendenza preoccupante e che pone interrogativi urgenti sulle cause di questi eventi.

Si tratta di un incremento che, seppur contenuto, rappresenta una ferita aperta per l’intera comunità.

Solo poche ore prima, un altro incidente, questa volta frontale, aveva visto coinvolte diverse donne, lasciandole gravemente ferite.
L’evento si è verificato alle porte della città, in un tratto di strada particolarmente trafficato tra il ponte vecchio e la frazione di Madonna dell’Olmo.
L’incidente, ancora in fase di indagine, potrebbe essere collegato a condizioni meteo avverse o a manovre azzardate.

La sequenza di eventi consecutivi, culminata in questa perdita irreparabile, riaccende l’attenzione sulle infrastrutture stradali, sulla segnaletica, sull’efficacia dei controlli e, soprattutto, sulla responsabilità individuale di ogni guidatore.

Si rende necessario un’analisi approfondita dei dati, che tenga conto non solo dei fattori ambientali e tecnici, ma anche del comportamento umano alla guida, dell’uso di dispositivi elettronici e dell’influenza di sostanze.

Il dolore per questa perdita deve trasformarsi in un monito per tutti, spingendo le istituzioni e i cittadini a collaborare per rendere le strade più sicure e prevenire ulteriori tragedie.

Un impegno collettivo è l’unico modo per onorare la memoria della giovane scomparsa e proteggere il futuro della comunità.

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