Un drammatico errore di orientamento ha tragicamente interrotto la quiete dell’autostrada A4, nel tratto compreso tra Torino e Milano, culminando in un impatto fatale che ha spezzato le vite di quattro persone e lasciato una donna lottare per la sopravvivenza.
Egidio Ceriano, ottantaduenne residente a Magenta, si è trovato involontariamente al centro di questa tragedia, innescata da una confusione fatale che ha portato la sua Peugeot 206 Station Wagon a procedere contromano per diversi chilometri.
La ricostruzione degli eventi, affidata alla Polizia Stradale di Novara Est, ha chiarito che l’anziano guidatore, nel tentativo di immettersi nuovamente in autostrada dopo aver raggiunto il casello di Arluno, ha erroneamente interpretato la direzione, intraprendendo la corsia di sorpasso in senso inverso.
La dinamica, resa ancora più inquietante dalla scarsità del traffico a quell’ora, ha permesso al veicolo di percorrere circa sette chilometri prima di scontrarsi frontalmente con una Peugeot 2008 proveniente da Novara e diretta verso Milano.
L’impatto, violentissimo, ha sconvolto la routine di un viaggio che si è trasformato in una scena di devastazione.
A bordo della vettura in viaggio nella direzione corretta, si trovavano quattro cittadini novaresi, legati da una profonda amicizia e da un’imprenditorialità condivisa.
Mario Paglino e Gianni Grossi, compagni di vita e di lavoro, avevano creato insieme Magia2000, una società specializzata nella realizzazione di Barbie personalizzate, opere d’arte che hanno raggiunto cifre sorprendenti, come testimonia la vendita di una di esse all’asta per ben quindicimila euro.
Con loro viaggiavano Amodio Valerio Giurni, trentasettenne impiegato in una banca, e sua moglie Silvia Moramarco, giovane donna originaria del Trentino.
Quest’ultima, attualmente ricoverata in prognosi riservata all’ospedale Niguarda di Milano, è l’unica superstite di questo tragico evento.
La necessità di recuperare le salme e rimuovere i relitti dei veicoli ha comportato la chiusura dell’autostrada per diverse ore, causando notevoli disagi per il traffico tra Novara Est e Marcallo Mesero.
Al di là delle ripercussioni logistiche, questa vicenda solleva interrogativi profondi sulla sicurezza stradale, l’idoneità alla guida in età avanzata e la necessità di una maggiore attenzione da parte di tutti gli utenti della strada.
Un momento di disorientamento, un errore di valutazione, e una tragedia si abbatte su due famiglie, lasciando un vuoto incolmabile e un’eredità di dolore.