sabato 18 Ottobre 2025
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Torino

Tragico incidente a Torino: lavoratore nigeriano muore in cantiere.

La città di Torino si è svegliata con una notizia tragica: un lavoratore, un uomo di 41 anni proveniente dalla Nigeria, ha perso la vita in un incidente sul lavoro avvenuto questa mattina all’interno del cantiere di Torino Esposizioni, in corso Massimo D’Azeglio.
La dinamica, ancora in fase di ricostruzione da parte delle autorità competenti, sembra ruotare attorno alla movimentazione di complesse strutture metalliche, presumibilmente reti, destinate alla realizzazione di Torino Expo.

Secondo le prime indicazioni emerse, l’incidente si è verificato durante la fase di sollevamento delle reti tramite una gru.

Un cedimento, un errore di calcolo o una combinazione di fattori, ha determinato lo sganciamento del carico, schiacciando inesorabilmente l’uomo.

La forza impiegata in un’operazione di sollevamento industriale, quando si rivela incontrollabile, può trasformarsi in una forza distruttiva con conseguenze fatali.

L’intervento tempestivo del personale sanitario del 118, con mezzi avanzati e protocolli di rianimazione cardiopolmonare, si è rivelato vano.
Le lesioni riportate si sono pretestate ad ogni sforzo di salvataggio, sigillando un destino crudele.

La scena, testimoniata da colleghi di lavoro, ha lasciato un segno profondo, un eco di sgomento e dolore.

La polizia, con la collaborazione della squadra volanti e della scientifica, ha immediatamente isolato l’area, avviando le indagini per accertare le responsabilità e ricostruire l’esatta sequenza degli eventi.

Gli ispettori dello Spresal dell’ASL, esperti in sicurezza sul lavoro, stanno analizzando le procedure adottate, i macchinari utilizzati e le condizioni generali del cantiere.

Parallelamente, il medico legale ha eseguito l’autopsia per determinare la causa precisa del decesso e quantificare l’entità delle lesioni.

Questo tragico evento riemerge come un monito severo sulla necessità di rafforzare le misure di sicurezza nei cantieri edili, un settore spesso caratterizzato da rischi elevati.
La tutela della vita e dell’integrità fisica dei lavoratori, in particolare di coloro provenienti da contesti migratori, deve essere una priorità assoluta.
Richiede un approccio proattivo, che vada oltre la semplice conformità alle normative, promuovendo una cultura della prevenzione e della responsabilità condivisa.

La perdita di una vita umana non può essere ridotta a un semplice “incidente di lavoro”.

Richiede un’analisi approfondita delle cause sistemiche e un impegno concreto per evitare che tragedie simili si ripetano.

Il dolore della famiglia, degli amici e dei colleghi del lavoratore nigeriano, si aggiunge alla necessità di una riflessione collettiva e di azioni concrete per garantire un ambiente di lavoro più sicuro e dignitoso per tutti.

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