venerdì 22 Agosto 2025
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Udito Ritrovato: Successo Chirurgico all’Ospedale di Asti

Una straordinaria opportunità di riacquistare l’udito è stata concessa a una paziente dell’Ospedale Cardinal Massaia di Asti, grazie a un intervento chirurgico di elevata complessità e precisione.

La donna, precedentemente affetta da una condizione di sordità unilaterale, si è trovata ad affrontare una sfida ancora maggiore a seguito della diagnosi di un tumore localizzato nell’osso temporale.

L’intervento, orchestrato dall’équipe di Otorinolaringoiatria e Chirurgia cervico-facciale guidata dal Dott.

Roberto Briatore, Primario facente funzioni, ha rappresentato un trionfo di competenze e tecnologie all’avanguardia.

Un team multidisciplinare, che includeva il Servizio di Anestesia e Rianimazione diretto dal Dott.

Alessandro Bianchi e il personale infermieristico del Blocco operatorio sotto la direzione della Dott.

ssa Roberta Sampietro, ha collaborato in sinergia per affrontare la delicatezza dell’operazione.

La rimozione del tumore è stata eseguita mediante una tecnica di petrosectomia subtotale, un intervento microchirurgico che richiede una profonda conoscenza dell’anatomia dell’orecchio interno e un’abilità manuale eccezionale.
L’aspetto più innovativo dell’intervento è stata l’applicazione di un impianto a conduzione ossea, una procedura eseguita per la prima volta nell’ospedale astigiano.
Questa soluzione ingegneristica trasmette le onde sonore direttamente alla teca cranica, bypassando le strutture dell’orecchio medio che, a causa della malattia, erano state compromesse e rese necessarie alla rimozione.
“L’impianto a conduzione ossea che abbiamo utilizzato,” spiega il Dott.

Briatore, “rappresenta una delle soluzioni più avanzate attualmente disponibili nel campo della protesica uditiva.

Permette la percezione sonora anche in assenza delle normali strutture dell’orecchio medio, offrendo una significativa possibilità di recupero dell’udito.

”L’intervento non solo ha evitato una sordità completa, ma ha anche aperto la strada a un percorso riabilitativo mirato a ottimizzare la funzionalità dell’impianto e a favorire l’adattamento sensoriale della paziente.
L’attenzione del personale medico si estende ora al supporto psicologico, riconoscendo l’importanza del recupero della comunicazione e dell’integrazione sociale.
La donna, sostenuta dall’affetto dei suoi familiari, è determinata a ritrovare la piena qualità della vita e a reinserirsi attivamente nel tessuto sociale, testimoniando la speranza e l’innovazione che la medicina moderna può offrire.

Questo caso clinico sottolinea la crescente importanza di approcci chirurgici sempre più raffinati e di tecnologie protesiche avanzate per migliorare la vita di pazienti affetti da patologie complesse dell’orecchio.

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