Un’onda di frustrazione e preoccupazione ha investito la comunità scolastica e l’amministrazione metropolitana di Torino a seguito di un atto vandalico devastante perpetrato a Villa 6, a Collegno.
L’edificio, un polo scolastico di ultima generazione, oggetto di un importante progetto di ristrutturazione, si presentava quasi pronto per l’accoglienza degli studenti all’inizio del nuovo anno, un traguardo che suscitava grande attesa nel quartiere Ovest.
L’azione distruttiva, verificatasi durante la notte, ha lasciato dietro di sé un quadro di profondo degrado.
Il piano terra è stato particolarmente colpito: idranti aperti hanno inondato gli ambienti, compromettendo i controsoffitti e riducendo in frantumi le vetrate.
Ma i danni non si limitano all’aspetto puramente estetico.
Gli impianti, cuore pulsante della struttura, sono stati deliberatamente sabotati: centraline e apparecchiature vitali sono state divelte, rendendo necessario un complesso lavoro di verifica e ripristino.
L’intervento di riqualificazione, finanziato con un investimento superiore ai 5 milioni di euro, mirava a creare un ambiente di apprendimento moderno e funzionale, capace di rispondere alle esigenze didattiche del futuro.
L’amministrazione, in collaborazione con il Comune di Collegno, aveva già programmato una serie di open day per presentare alla cittadinanza questo significativo passo avanti nel campo dell’edilizia scolastica.
“Siamo profondamente amareggiati e preoccupati”, ha dichiarato il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo.
“Avevamo creato un polo scolastico all’avanguardia, un’opportunità per la comunità che ora è seriamente compromessa.
” La priorità immediata è garantire il rispetto delle tempistiche per l’inizio del nuovo anno scolastico.
Questo richiederà la mobilitazione di risorse aggiuntive, non preventivate nel piano originale, e una valutazione accurata della fattibilità di reperire rapidamente i materiali necessari per il ripristino degli impianti.
L’episodio solleva interrogativi cruciali sulla sicurezza delle strutture scolastiche, in particolare quelle situate all’interno del Parco della Certosa, area già interessata in passato da atti vandalici.
Si rende pertanto urgente una riflessione approfondita sulla necessità di rafforzare i sistemi di vigilanza notturna, coinvolgendo attivamente le forze dell’ordine e la comunità locale.
La ricostruzione non sarà solo un’operazione di riparazione materiale, ma un’occasione per rafforzare il senso di responsabilità e la cura condivisa del bene comune, restituendo alla collettività un luogo di crescita e di futuro.
L’atto vandalico rappresenta una ferita profonda che richiede non solo un intervento urgente, ma anche una riflessione più ampia sulle cause e sulle strategie per prevenire episodi simili, tutelando il diritto allo studio e la sicurezza dei nostri ragazzi.