domenica, 20 Luglio 2025
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Violenza a Milano, arrestato per maltrattamenti: presente una bambina.

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La richiesta di soccorso al 112 ha svelato una scena di drammatica violenza domestica, un’emergenza che si aggiunge al recente, straziante, caso di femminicidio avvenuto in Piemonte. Un uomo di 36 anni, cittadino nordafricano, è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia, a seguito di una chiamata disperata proveniente da un’abitazione situata nel quartiere di Barriera di Milano.La donna, di origine peruviana e coetanea dell’aggressore, ha denunciato un episodio di violenza fisica particolarmente grave, che l’ha vista vittima di percosse e un tentativo di strangolamento. La sua bambina, di soli nove mesi, era presente in casa al momento dell’aggressione, esponendo ulteriori, inaccettabili, vulnerabilità. La vittima è stata trasportata in ospedale, ricevendo le cure necessarie e una prognosi di quindici giorni per le lesioni riportate.L’intervento dei militari è stato reso ancora più significativo dalla presenza della madre della donna, che, nel tentativo di proteggere la figlia, ha cercato attivamente di intervenire per fermare l’aggressore, arrivando persino a chiedere aiuto ai condomini, testimoni indiretti di un atto di violenza inaccettabile. Questa reazione sottolinea la drammatica escalation della situazione, fino a quel momento forse celata o minimizzata.L’episodio si colloca in un contesto particolarmente doloroso, avvenendo a ridosso della tragica morte di Fernanda Di Nuzzo, la maestra d’asilo assassinata a Grugliasco, dove il marito, Pasquale Piersanti, è accusato di averla brutalmente uccisa. Questo fatto, purtroppo, riemerge come un sinistro eco, un monito sulla persistente e radicata problematica della violenza di genere che affligge il nostro paese. L’accaduto sottolinea l’urgenza di interventi mirati alla prevenzione, alla sensibilizzazione e al sostegno alle vittime, al fine di spezzare questo ciclo di abusi e garantire un futuro più sicuro e rispettoso per tutte le donne. La complessità della situazione richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga istituzioni, servizi sociali, forze dell’ordine e la comunità nel suo complesso, promuovendo una cultura del rispetto e dell’uguaglianza che possa erodere le fondamenta della violenza domestica.

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