Domenica 21 settembre, il Gran Balon di Torino celebra quattro decenni di storia, intrecciandosi con l’atmosfera vibrante del tradizionale mercato antiquario e vintage.
L’evento, esteso dalle 10 alle 22, si configura come una vera e propria odissea culturale, un crogiolo di esperienze sensoriali che abbraccia l’arte, la musica, l’impegno sociale, il gusto e una profonda riflessione sulla sostenibilità, il tutto ambientato nel cuore storico e autentico del quartiere Borgo Dora.
La festa non è solo una commemorazione del passato, ma un’affermazione di visione per il futuro.
Il Balon ambisce a consolidare il suo ruolo di epicentro culturale torinese, di fucina di creatività e di aggregazione sociale, un luogo in cui la tradizione si fonde con l’innovazione.
Come sottolinea Simone Gelato, presidente dell’Associazione Commercianti Balon, l’iniziativa rappresenta un impegno concreto a promuovere valori fondamentali per la città: la salvaguardia del patrimonio culturale, la valorizzazione delle radici, l’espressione artistica in tutte le sue forme e un approccio responsabile verso l’ambiente.
Il programma è estremamente variegato, pensato per coinvolgere un pubblico eterogeneo.
Il Gruppo Fotografico La Mole presenta una selezione di opere d’autore, mentre il contest fotografico “Stili” anticipa il “Sign Festival”, un evento dedicato all’upcycling e alla sostenibilità che si terrà a Borgo Dora il mese successivo.
Il Cortile del Maglio si animerà con la rassegna “Dj Balon”, mentre uno spazio coperto accoglierà una mostra di straordinaria importanza: un viaggio visivo attraverso la storia del punk italiano, affiancato da una collezione di copertine discografiche dedicate all’iconico Andy Warhol, testimonianza del suo impatto duraturo sulla cultura popolare.
La musica sarà protagonista in diversi angoli del quartiere.
Il palco centrale di via Borgo Dora ospiterà il concerto dei giovani talenti dell’associazione Cetra, mentre l’Urban Tribe Area, situata all’incrocio tra Borgo Dora e Goffredo Mameli, offrirà un’esplosione di suoni metropolitani, con performance hip hop e dibattiti stimolanti.
Quest’area sarà arricchita da due mostre evocative: una dedicata all’arte del writing, espressione vibrante di identità urbana, e un’altra che ripercorre la scena musicale torinese degli anni ’80 e ’90, attraverso un racconto fotografico inedito.
L’evento, supportato da realtà sociali di spicco come Sermig e Cottolengo, e dall’Istituto Albe Steiner, si configura come un’occasione unica per riscoprire la ricchezza culturale di Borgo Dora e celebrare l’anima autentica di Torino, proiettata verso un futuro di creatività, inclusione e sostenibilità.