“Acciaio e Gloria: Un Viaggio Cavalleresco dalla Via della Seta all’Armeria Reale di Torino”Un ponte culturale di inestimabile valore si erge tra l’Italia e la Cina: i Musei Reali di Torino presentano in anteprima nazionale una mostra inedita dedicata all’epopea cavalleresca, “Acciaio e Gloria”, un’immersione affascinante nella storia, nella simbologia e nell’evoluzione di una classe sociale che ha plasmato il Medioevo europeo.
Dopo un successo clamoroso nel sud della Cina, con un numero di visitatori che ha superato ogni previsione (350.
000), la mostra approda a Lanzhou, capitale della provincia del Gansu, per poi proseguire il suo percorso a Nanchino e Chengdu.
L’evento, curato dai Musei Reali e realizzato in collaborazione con Arteficio, è un’eccezionale vetrina di 140 opere provenienti in gran parte dall’Armeria Reale di Torino, un tesoro inestimabile riconosciuto a livello mondiale.
La mostra non si limita a esporre manufatti, ma traccia un percorso narrativo che ripercorre le origini del concetto di cavalleria, dalle prime figure di guerrieri a cavallo tra l’VIII e il IX secolo, fino al suo apice tra l’XI e il XIII secolo, quando la nobiltà cavalleresca si afferma come ceto sociale privilegiato.
Lanzhou, una metropoli di quattro milioni e mezzo di abitanti incastonata nel paesaggio aspro del Gansu, regione ricca di risorse minerarie e terre rare ma ancora in via di sviluppo, costituisce un contesto particolarmente significativo per questo evento.
Storicamente, la provincia del Gansu ha rappresentato un punto nevralgico lungo la Via della Seta, crocevia di culture e commerci che hanno lasciato un’impronta indelebile nel suo patrimonio artistico e culturale.
Il Museo Provinciale del Gansu, un complesso di trenta mila metri quadrati dedicato all’archeologia e alla paleontologia, accoglie con onore la mostra, testimoniando l’interesse crescente verso il patrimonio culturale italiano.
Tra i reperti esposti spiccano opere di eccezionale pregio, testimonianze tangibili dell’ingegno e dell’abilità artigianale del Rinascimento.
Un’armatura completa, destinata a cavaliere e destriero, che ha trascorso duecento anni custodita nell’Armeria Reale, esce per la prima volta dai suoi ambienti protetti.
Un’armatura per bambini, simbolo di una formazione fin dalla tenera età.
Elmi modellati con la maestria che riproduce animali fantastici, elementi che trascendono la mera funzione difensiva per abbracciare l’estetica e la celebrazione dell’eroismo.
La curatrice Giorgia Corso, responsabile delle collezioni dell’Armeria Reale, ha sottolineato l’importanza di questo scambio culturale con Ban Rui, direttore del Museo Provinciale del Gansu, evidenziando come la mostra rappresenti un’opportunità unica per avvicinare un pubblico vasto e diversificato alla storia e all’arte della cavalleria, promuovendo al contempo il patrimonio culturale italiano nel contesto globale.
L’iniziativa rafforza i legami tra Italia e Cina, offrendo una prospettiva originale e stimolante sul significato della cavalleria e del suo impatto sulla storia europea, reinterpretata attraverso lo sguardo e la sensibilità di una cultura antica e millenaria.