venerdì 17 Ottobre 2025
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Alba Capitale Italiana dell’Arte: un’opportunità per le Langhe.

Alba, scrigno delle Langhe, Monferrato e Roero, si appresta ad accogliere un titolo di straordinaria importanza: Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea per il 2027.

L’annuncio, accolto con entusiasmo dal sindaco Alberto Gatto, segna l’apice di un percorso collettivo, un’iniziativa nata da una visione condivisa e plasmata dal contributo di un’ampia rete di attori del territorio.

Non si tratta di una mera celebrazione, bensì di un’opportunità di trasformazione culturale ed economica per un’area già rinomata per le sue eccellenze enogastronomiche e per il prestigioso riconoscimento UNESCO dei suoi paesaggi.

L’assegnazione di questo titolo rappresenta un punto di svolta strategico, innescato da un dossier ambizioso e pragmatico, frutto dell’impegno sinergico di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e Nicolas Ballario, figure chiave in questo progetto.

L’idea centrale ruota attorno alla creazione della “Biennale delle Langhe”, un evento di respiro internazionale destinato a consolidare l’identità culturale del territorio e a proiettarlo verso un futuro di crescita sostenibile.

La Biennale non sarà un mero contenitore di opere d’arte, ma un vero e proprio laboratorio di idee, un luogo di incontro tra artisti, professionisti del settore, istituzioni pubbliche e private, con l’obiettivo di generare nuove forme di espressione e di coinvolgimento della comunità.
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente del Comitato promotore, sottolinea l’importanza dell’arte come forza generativa, definendola “un seme” capace di germogliare in contesti inaspettati e di alimentare processi di rigenerazione sociale.
L’arte, in questa prospettiva, non è un lusso, ma un investimento nel futuro, uno strumento per costruire comunità più coese, resilienti e capaci di affrontare le sfide del nostro tempo.
Il progetto “Le fabbriche del vento” incarna questo spirito di innovazione e di sperimentazione, invitando a ripensare il ruolo dell’arte nel contesto contemporaneo e a valorizzarne il potenziale trasformativo.
Nicolas Ballario, curatore del dossier, esprime la volontà di proporre un nuovo modello per il sistema dell’arte contemporanea, un modello che superi le tradizionali divisioni disciplinari e che favorisca la contaminazione tra diverse forme d’espressione.
La sinergia tra arte, industria, fondazioni e altre discipline creative, come il teatro e la musica, sarà il fulcro di questa nuova visione, con l’obiettivo di creare un ecosistema culturale dinamico e inclusivo.
L’eredità di questa assegnazione non si misurerà solo con la realizzazione della Biennale, ma anche con la capacità di istituzionalizzare pratiche innovative e di creare nuove opportunità di lavoro nel settore culturale.

L’impegno ora è quello di tradurre le ambizioni del dossier in azioni concrete, affrontando con rigore e determinazione le sfide che si presenteranno.

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