Giovedì prossimo, il Teatro Vittoria di Torino accoglie un evento unico nel suo genere, “Allegro Variabile”, ultima tessera di un programma concertistico 2025 che si preannuncia memorabile.
L’Archeia Orchestra, in una coproduzione innovativa con l’Unione Musicale e Tecnologia Filosofica, presenta uno spettacolo che trascende le barriere tra musica e teatro, offrendo un’esperienza artistica poliedrica e coinvolgente.
Nato come progetto didattico pensato per stimolare la curiosità e l’interesse dei più giovani, “Allegro Variabile” si è evoluto in un’opera pensata per un pubblico di ogni età, offrendo una lente ironica e acuta sul microcosmo di un’orchestra.
Ben più che un semplice insieme di musicisti, l’orchestra si rivela un laboratorio sociale in miniatura, un terreno fertile dove si intrecciano dinamiche complesse: rivalità silenziose, amicizie inaspettate, la rigida disciplina funzionale, e l’imprevedibilità di errori creativi.
I registi e interpreti Marco Amistadi e Federico Bagnasco, assumono un ruolo doppio, illuminando il palco sia come attori che come musicisti, affiancando un quartetto d’archi dell’Archeia Orchestra – Gabriele Cervia e Maria Alejandra Peña Ramirez al violino, Fiamma Kamenchtchik alla viola ed Eleonora Puma al violoncello – in una narrazione che esplora le sfumature dell’interazione umana.
Lo spettacolo non si limita a intrattenere; invita a una riflessione più profonda sulla natura della collaborazione, l’importanza del rispetto reciproco e la bellezza che può nascere dall’imperfezione.
L’impegno sociale è un elemento cardine di questa iniziativa.
Una parte significativa dell’incasso sarà devoluta alla Cooperativa G.
Accomazzi, un pilastro del tessuto torinese dal 1989.
L’associazione si dedica con passione ad ascolto, educazione, sostegno all’occupazione e all’inclusione di individui in situazioni di vulnerabilità, contribuendo attivamente alla crescita sociale e culturale della comunità.
L’iniziativa si arricchisce ulteriormente con la promozione del “biglietto sospeso”, un gesto di generosità che permette a chi ne ha la possibilità di offrire un’esperienza teatrale a chi altrimenti non potrebbe permettersela, estendendo così l’impatto positivo dello spettacolo a una platea ancora più ampia e rafforzando il senso di comunità.
“Allegro Variabile” si configura così non solo come un evento culturale di alto livello, ma anche come un’occasione concreta per contribuire a costruire un futuro più equo e solidale.






