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Archivissima 2026: Esplorare Quello che non c’è tra Memoria e Futuro

Archivissima 2026, in programma a Torino dal 4 al 7 giugno, si configura come un’inedita piattaforma culturale volta alla riscoperta e alla promozione del patrimonio archivistico, un bene spesso relegato ai margini dell’attenzione pubblica.
L’edizione, culminante con la suggestiva “Notte degli Archivi” del 5 giugno, si articola attorno al tema provocatorio “Quello che non c’è”, un’esplorazione del patrimonio sommerso, dell’invisibile, di ciò che permane inatteso tra le pieghe della memoria collettiva.

Come ha evidenziato Manuela Iannetti, presidente e direttrice di Archivissima, il tema scelto non rappresenta una semplice assenza, ma un invito a un’inversione di sguardo.
È nell’analisi di ciò che non viene immediatamente percepito, di ciò che si sottrae alla catalogazione superficiale, che risiede la chiave per comprendere le dinamiche della conservazione.
Quali scelte, spesso implicite, orientano le nostre decisioni su ciò che riteniamo degno di essere preservato dal presente? E, soprattutto, cosa rivelerà di noi l’archivio del futuro, se continueremo a trascurare le voci silenziose, le narrazioni marginali, i documenti apparentemente insignificanti?La conferenza stampa, ospitata presso le prestigiose Gallerie d’Italia di Torino, con il supporto di Intesa Sanpaolo, ha svelato i dettagli di un’edizione che ambisce a lasciare un’eredità tangibile.
In linea con questa visione, è in fase di realizzazione un archivio digitale dedicato a Archivissima stessa, un metatesto che documenterà l’evoluzione della manifestazione e le sue implicazioni nel panorama culturale italiano.
Un’ulteriore novità è la creazione di un trofeo dedicato ai vincitori dei premi, un riconoscimento concreto che simboleggia l’importanza del lavoro di valorizzazione del patrimonio archivistico.

Andrea Montorio, ceo di Promemoria Group e ideatore di Archivissima, ha sottolineato l’evoluzione del premio, ampliando le categorie di riconoscimento.
Oltre alle tradizionali sezioni dedicate a video, racconti scolastici e podcast, si introducono premi speciali per progetti particolarmente significativi.

La collaborazione con la Direzione generale archivi riconoscerà il miglior progetto di valorizzazione presentato da un Archivio di Stato, incentivando l’apertura e la fruibilità dei documenti pubblici.
Parallelamente, la partnership con l’Heritage Label Bureau premierà l’archivio che saprà interpretare il tema “Quello che non c’è” in relazione ai valori fondanti dell’Unione Europea, promuovendo un’integrazione culturale più profonda e consapevole.

In definitiva, Archivissima 2026 si propone come un laboratorio di idee e un catalizzatore di consapevolezza, stimolando una riflessione critica sul ruolo del patrimonio archivistico nella costruzione della nostra identità e nel racconto del nostro futuro.

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