La Fondazione Casale Ebraica conserva con profonda commozione il ricordo di Arnaldo Pomodoro, testimonianza di un gesto di straordinaria generosità che arricchisce il patrimonio culturale e spirituale della comunità. Nel 2013, come testimonia la Presidente della Comunità Ebraica, Daria Carmi, giunse inaspettatamente alla Sinagoga un’opera di inestimabile valore: la lampada realizzata per il Museo dei Lumi, un emblema del suo linguaggio artistico inconfondibile.L’opera, un’imponente trave in ferro che si erge come una spina dorsale, è coronata da due lastre di bronzo lavorate con la tecnica raffinata della cera persa. La superficie delle lastre è intagliata con i segni distintivi del suo stile scultoreo, un alfabeto visivo che evoca al contempo forza, mistero e una profonda riflessione sulla condizione umana. Al suo interno, la lampada ospita nove alloggiamenti per le candele, disposti in fila, con la candela centrale, lo *shamash*, a illuminare le altre, guidandole nel loro compito di portare luce.Questo dono non è semplicemente un oggetto d’arte; è un ponte tra mondi, un atto di profonda connessione tra la creatività artistica e la spiritualità ebraica. La lampada incarna l’idea di trasmissione, di eredità, di luce che continua a brillare anche dopo la scomparsa del suo creatore. Come saggiamente sottolinea Daria Carmi, le persone svaniscono, ma la loro influenza persiste, la loro luce rimane impressa nel tessuto della nostra esistenza, simile alla luce delle stelle che continua ad orientare il nostro cammino.Il gesto di Arnaldo Pomodoro si configura come un atto di riconoscimento verso l’importanza della memoria e della continuità culturale. Si lega, inoltre, alla visione lungimirante di Elio Carmi, figura chiave nella creazione del Museo dei Lumi, capace di concepire un progetto che unisse arte, scienza e identità ebraica. L’opera si inserisce in un contesto più ampio di dialogo tra diverse discipline e culture, promuovendo la comprensione reciproca e l’arricchimento spirituale.La lampada, quindi, non è solo un omaggio ad un artista di fama internazionale, ma anche un tributo alla resilienza e alla vitalità della comunità ebraica di Casale Monferrato, un simbolo di speranza e di rinnovamento spirituale. Un invito a contemplare la bellezza del mondo e a coltivare i valori di generosità, di tolleranza e di rispetto per l’altro. Un faro che illumina il presente e proietta lo sguardo verso il futuro.
Arnaldo Pomodoro a Casale: un dono di luce e memoria.
Pubblicato il
