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Torino

Barbey. Gli Italiani: Un Viaggio Fotografico nel Dopoguerra

A Palazzo Falletti di Barolo, Torino, si dispiega un’immersione visiva nel cuore dell’Italia del secondo dopoguerra attraverso la mostra “Bruno Barbey.

Gli Italiani”, dal 12 settembre 2024 all’11 gennaio 2026.

Questa retrospettiva, promossa da Ares in collaborazione con Magnum Photos e l’Archivio Bruno Barbey, offre un’occasione unica per contemplare un centinaio di fotografie in bianco e nero, scattate tra il 1962 e il 1966, che costituiscono un reportage mai realizzato in forma di libro fino a tempi recenti.
L’esposizione trae origine da un progetto ambizioso concepito da Bruno Barbey (1941-2020), uno dei maestri indiscussi della fotografia del Novecento.

Il curatore Edoardo Accattino sottolinea con orgoglio l’importanza di questo evento, che rientra nel programma di collaborazione tra Ares e Palazzo Barolo, dedicato alla valorizzazione della memoria visiva e alla promozione della fotografia d’autore come strumento di riflessione storica.
L’idea alla base del reportage, come rivela la curatrice Caroline Thiénot-Barbey, nasce dalla passione irrefrenabile di Barbey per il cinema italiano.

All’epoca ventiduenne e studente a Parigi, Barbey, frequentatore assiduo della Cinémathèque, assorbiva l’estetica e le tematiche esplorate dai giganti del cinema italiano: Federico Fellini, Roberto Rossellini, Luchino Visconti, Michelangelo Antonioni.
L’intento era ambizioso: creare un “saggio fotografico” che emulasse la potenza narrativa e l’approfondimento psicologico che caratterizzavano quei capolavori.

La scarsità di risorse lo costringeva a soluzioni ingegnose, come l’uso di pellicola cinematografica per fabbricare i propri rullini.
Il portfolio nato da questo fervore creativo, che catturò l’essenza di luoghi iconici come Piazza del Duomo a Milano, i vicoli di Napoli, la scalinata di Trinità dei Monti a Roma e il cuore pulsante di Palermo, si rivelò così significativo da valergli l’invito a unirsi all’agenzia Magnum Photos nel 1964.
Nonostante l’iniziale progetto non potesse essere pubblicato nel formato desiderato, la visione di Barbey, che sondava l’anima dell’Italia e dei suoi abitanti, si è mantenuta viva nel tempo.

Solo nel 2002, la casa editrice de La Martinière ha dato forma al progetto, mentre l’edizione postuma di Contrasto nel 2022, intitolata “Gli Italiani,” ha fornito il modello espositivo che guida la mostra di Palazzo Falletti.
La retrospettiva offre dunque non solo uno sguardo intimo su un’epoca, ma anche una testimonianza della persistenza di un’idea, della forza dell’arte e della capacità della fotografia di catturare l’essenza di un popolo e del suo tempo.

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