Il recupero dei castelli di Cannero Riviera rappresenta un’impresa ben oltre il semplice restauro architettonico: si tratta di una complessa operazione di rinascita infrastrutturale, una sfida ingegneristica che ha richiesto l’implementazione ex novo di servizi essenziali come l’elettricità, l’acqua potabile e le fognature. Marina Borromeo, figura chiave nel progetto come responsabile dei progetti speciali di Terre Borromeo, ne ha supervisionato direttamente ogni fase, un lavoro pluriennale durato cinque anni e costellato di ostacoli.L’intervento ha mirato a restituire agli isolotti del Lago Maggiore non solo la loro bellezza storica, ma anche la vivibilità, creando un ambiente che possa accogliere e ospitare visitatori in modo confortevole. Tra le innumerevoli sfide affrontate, Borromeo esprime un senso di compiuta soddisfazione, culminato nella riscoperta e valorizzazione della “sala della contessa”, un ambiente intimo e affascinante decorato con delicate pitture murali raffiguranti cani, un dettaglio che rivela un’anima gentile e familiare altrimenti celata dalla maestosa struttura difensiva. Questi affreschi, sebbene segnati dal tempo, conservano un’essenza che trascende la funzione militare originaria degli edifici, suggerendo un’atmosfera di calore umano e intimità domestica.Il percorso di restauro è stato costellato da imprevisti, alcuni dei quali, come l’emergenza sanitaria globale, hanno richiesto adattamenti e sospensioni dei lavori. Lavorare su edifici di tale antichità implica inevitabilmente l’accettazione dell’imprevisto, la capacità di reagire a sorprese che emergono dalle profondità del passato.L’obiettivo ultimo del progetto va ben oltre il singolo intervento di restauro: si propone di creare un percorso circolare sul Lago Maggiore, un’esperienza immersiva che incoraggi i visitatori a trascorrere più tempo nella regione, abbandonando il modello del turismo di breve durata. Borromeo auspica un rinnovato apprezzamento per la bellezza del territorio, una vera e propria riscoperta del lago come luogo di soggiorno prolungato, un’oasi di pace e bellezza lontano dal ritmo frenetico della vita quotidiana. Pur riconoscendo le rigide condizioni climatiche che caratterizzano i mesi invernali, Borromeo spera che la bellezza e l’unicità dei castelli possano ispirare un rinnovato desiderio di esplorazione e scoperta, un invito a vivere il lago in tutta la sua ricchezza e complessità. L’eredità di questo progetto, dunque, si estende ben oltre il recupero fisico degli edifici, mirando a promuovere una nuova forma di turismo sostenibile e consapevole, capace di valorizzare il patrimonio culturale e naturale del Lago Maggiore.
Cannero Riviera: Rinascita dei Castelli, un Viaggio tra Storia e Innovazione
Pubblicato il
