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venerdì 7 Novembre 2025

Casa IED a New York: un ponte tra design italiano e creatività americana.

A New York si apre Casa IED, un ponte culturale progettato per favorire il dialogo tra il design italiano e l’ecosistema creativo americano.
Più che un semplice spazio fisico, Casa IED si configura come un laboratorio di idee, un punto di convergenza per designer, professionisti e appassionati, situato nel cuore pulsante di Brooklyn, in stretta collaborazione con Salotto, l’hub che raccoglie talenti italiani dislocati nella zona.
L’iniziativa si inserisce in una visione più ampia dell’Istituto Europeo di Design, un network educativo che pone al centro la diversità di prospettive e la connessione profonda con i contesti territoriali.
Casa Ied si aggiunge al tessuto già consolidato di sedi internazionali, Chapter Alumni e comunità locali, consolidando un approccio pedagogico che valorizza l’interscambio e la trasmissione di competenze.

L’obiettivo primario è quello di restituire attivamente il patrimonio di conoscenza accumulato all’esterno, in un modello di ‘contributo sociale’ che trascende i confini tradizionali dell’istruzione.

Questo modello si declina in un programma pubblico dinamico e inclusivo, che comprende incontri stimolanti, dibattiti approfonditi, presentazioni innovative, laboratori pratici e workshop creativi.
L’offerta formativa non si limita alla trasmissione di tecniche e metodologie, ma si propone di stimolare il pensiero critico, la collaborazione e la trasformazione sociale, alimentando un processo di apprendimento continuo e partecipativo.

Riccardo Balbo, direttore accademico del Gruppo IED, sottolinea come Casa Ied rappresenti un’estensione naturale della filosofia istituzionale, un’opportunità per coltivare una “intelligenza plurale”, un concetto chiave per affrontare le sfide complesse del nostro tempo.
Questa visione si concretizza nell’evento inaugurale, un talk dedicato proprio all’intelligenza plurale, che vedrà Balbo confrontarsi con Nicolas Heller, rinomato regista pubblicitario e documentarista, figura di spicco nel panorama culturale newyorkese e autore del recente acclamato documentario “26.2”, un’intima esplorazione delle storie dei maratoneti di New York.
L’incontro si preannuncia come un’occasione unica per esplorare le dinamiche creative, i processi di innovazione e l’importanza di coltivare una mentalità aperta e inclusiva, in grado di abbracciare la diversità di esperienze e prospettive.

Casa Ied non è solo un luogo, ma un invito al dialogo, alla scoperta e alla costruzione di un futuro più connesso e creativo.

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