La Fondazione Casa Lajolo, custode di un patrimonio verde di straordinaria complessità, invita a un’esperienza unica: “Senti, passeggiata sensoriale”.
Domenica 27 luglio e domenica 28 settembre, alle ore 16:00, si aprono le porte a un viaggio immersivo nel cuore di un giardino che narra secoli di storia e cura del paesaggio.
Non si tratta di una semplice visita, bensì di una trasfigurazione del modo in cui percepiamo l’ambiente circostante, un invito a riscoprire il piacere della lentezza e dell’attenzione.
Il giardino di Casa Lajolo è un microcosmo di architetture paesaggistiche diverse, un dialogo tra stili e culture.
Cedri secolari e pini maestosi vegliano su un piazzale ghiaioso che ospita una preziosa collezione di agrumi, mentre il rigore geometrico di un giardino all’italiana, animato da sculture di bosso, contrasta con la naturalezza apparentemente spontanea di un boschetto all’inglese, delimitato dalla severa eleganza di sette *Taxus baccata*.
Scendendo verso la valle, l’occhio – e, in questa occasione, anche l’assenza di esso – incontra un uliveto silenzioso, un frutteto rigoglioso, e l’ordinato caos di un orto-giardino che celebra i ritmi della terra.
“Senti” si propone di abbattere le barriere percettive, offrendo una fruizione del giardino accessibile a tutti, vedenti e non vedenti.
Si tratta di un percorso progettato per ri-connettere l’individuo con la natura attraverso l’attivazione dei sensi spesso trascurati nella vita quotidiana.
L’esperienza, guidata da volontari esperti, si sviluppa con gli occhi bendati, un gesto simbolico che stimola un’immersione più profonda nel mondo sensoriale.
Si percepiscono le superfici al tatto – la ruvidezza della corteccia, la morbidezza delle foglie, la freschezza del terreno umido – si distinguono le sfumature olfattive, dal profumo agrumato al sentore balsamico delle conifere, si assaporano, ove possibile, i doni della terra.
Non è solo un esercizio di percezione, ma un vero e proprio percorso di benessere emotivo e spirituale, un momento di pausa dalla frenesia contemporanea e di riconnessione con il proprio corpo e con l’ambiente circostante.
L’iniziativa si avvale della preziosa collaborazione dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Torino, un sodalizio storico che testimonia l’impegno della Fondazione Casa Lajolo verso l’inclusione sociale e l’abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali.
I volontari dell’associazione, con la loro esperienza e sensibilità, contribuiscono a creare un’atmosfera accogliente e a rendere l’esperienza accessibile e significativa per tutti i partecipanti, offrendo un supporto prezioso nell’interpretazione delle sensazioni percepite e facilitando la comunicazione e l’orientamento nel percorso.
È un’occasione per condividere prospettive diverse, per comprendere meglio le sfide e le opportunità che derivano dalla diversità percettiva, e per celebrare la bellezza del mondo in tutte le sue forme.