L’Orchestra Sinfonica della Rai, fucina di talenti e custode della tradizione musicale italiana, accoglie nuovamente il direttore Alpesh Chauhan per un appuntamento imperdibile il 13 novembre, presso l’imponente Auditorium Rai ‘Arturo Toscanini’.
La performance, trasmesse in diretta radiofonica su Radio3 e in live streaming sul portale di Rai Cultura, si configura come un viaggio emozionante attraverso epoche e stili, un dialogo tra passato e presente.
Il programma, attentamente studiato, si apre con l’Overture da concerto “Le Ebridi” (Die Hebriden) di Felix Mendelssohn-Bartholdy, op.
26.
Quest’opera, vivida evocazione di un viaggio in Scozia e delle sue evocative coste, incarna la capacità di Mendelssohn di trasformare l’esperienza personale in linguaggio musicale universale.
L’ouverture, con le sue pennellate sonore che richiamano la potenza degli elementi e la suggestione di paesaggi selvaggi, introduce l’ascoltatore all’atmosfera romantica che permea l’intero concerto.
Al centro del cartellone spicca la Sinfonia n. 3 in fa maggiore, op.
90, di Johannes Brahms, un monumento della letteratura sinfonica romantica.
Oltre alla sua intrinseca bellezza formale e alla sua profonda intensità emotiva, quest’opera è legata ad un episodio cinematografico significativo: il celebre terzo movimento, un *intermezzo* di struggente malinconia, fu magistralmente utilizzato dal regista ucraino Anatole Litvak nel film “Aimez vous Brahms?”, sottolineandone la capacità di evocare sentimenti universali.
La Sinfonia, pervasa da un senso di titanica energia e di profonda spiritualità, rappresenta una sfida complessa e gratificante per l’orchestra e per il direttore.
La serata culmina con l’esecuzione del Concerto in re minore per violino e orchestra, op.
15, di Benjamin Britten, un’opera di rara intensità drammatica e di virtuosismo violinistico.
Composto in un periodo storico particolarmente buio, durante i mesi estivi del 1939, mentre il compositore inglese si trovava a Long Island, il concerto riflette le angosce e le speranze di un’epoca in preda alla guerra.
La prima esecuzione, avvenuta l’anno successivo alla Carnegie Hall di New York, consacrò il concerto come uno dei capolavori del XX secolo.
L’interprete principale, la violinista Simone Lamsma, figura di spicco nel panorama musicale contemporaneo, si conferma una musicista di straordinaria sensibilità e di profonda interpretazione, capace di comunicare con il pubblico attraverso il linguaggio universale della musica.
La sua carriera, costellata di successi e di collaborazioni prestigiose con le più importanti orchestre del mondo, testimonia il suo talento e la sua dedizione all’arte.
Chauhan, direttore ospite regolarmente apprezzato dall’Orchestra Sinfonica della Rai e già direttore principale della Filarmonica Arturo Toscanini di Parma, offre un’interpretazione che promette di essere ricca di sfumature e di profondità, ponendo l’accento sulla forza espressiva e sulla complessità emotiva delle opere proposte.
L’evento si configura come un’occasione unica per apprezzare la maestria dell’Orchestra Sinfonica della Rai e il talento dei suoi solisti, in un concerto che celebra la grandezza della musica classica e la sua capacità di emozionare e di ispirare.







