La collaborazione tra il Museo Nazionale del Cinema di Torino e le Gallerie d’Italia si configura come un’iniziativa di straordinaria rilevanza culturale, celebrata con la pubblicazione di un volume dedicato al venticinquesimo anniversario di questa proficua unione.
Un’occasione per tracciare un percorso attraverso la storia del cinema, intrecciandola con la vivace cronaca del Festival di Torino e con l’iconografia della Mole Antonelliana, divenuta simbolo indissolubile della città e del suo legame con il grande schermo.
Enzo Ghigo, presidente del Museo del Cinema, ha espresso la sua soddisfazione per questa sinergia, sottolineando l’importanza di Allemandi, Gallerie d’Italia e, naturalmente, il Museo Nazionale del Cinema, come elementi fondanti di un progetto ambizioso.
La mostra “Riccardo Ghilardi.
Piano sequenza la Mole,” curata da Domenico De Gaetano e resa possibile dal sostegno di Intesa Sanpaolo, rappresenta il fulcro di questa celebrazione, offrendo al pubblico un’immersione nel mondo del cinema attraverso le figure che lo hanno animato e plasmato nel corso degli anni.
Più che una semplice esposizione, l’iniziativa si pone come un ponte culturale, un dialogo tra due istituzioni che condividono la missione di valorizzare il patrimonio artistico e cinematografico italiano.
Le Gallerie d’Italia, custodi di un ricco patrimonio di arte lombarda, offrono un contesto privilegiato per risaltare l’importanza del cinema come forma d’arte, espressione di identità culturale e motore di innovazione.
Il legame tra il Museo del Cinema e le Gallerie d’Italia non si limita all’evento celebrativo; si configura come una partnership strategica, orientata a promuovere la fruizione culturale e a sviluppare progetti congiunti.
L’accesso gratuito alla mostra delle Gallerie d’Italia riservato ai visitatori del Museo del Cinema testimonia l’impegno reciproco verso un’offerta culturale integrata e accessibile a un pubblico ampio e diversificato.
La mostra “Riccardo Ghilardi.
Piano sequenza la Mole” si configura quindi come un’occasione unica per riflettere sull’evoluzione del cinema italiano, sul suo rapporto con la società e sulla sua capacità di raccontare storie che trascendono i confini geografici e temporali.
Un viaggio attraverso immagini, documenti e testimonianze che celebrano un patrimonio culturale in continua trasformazione, ma sempre profondamente radicato nella storia e nell’immaginario collettivo.
L’iniziativa sottolinea, inoltre, l’importanza del ruolo delle istituzioni culturali nel coltivare il dialogo tra diverse forme d’espressione artistica e nel creare opportunità di incontro e di scambio tra il pubblico e il mondo del cinema.







