“Incendio Totale”: Un Grido di Disperazione e RibellioneIl nuovo brano di Cosmo, l’artista ivrea Marco Jacopo Bianchi, non è un semplice pezzo musicale, ma un atto di accusa, un’esplosione di rabbia e frustrazione di fronte a un orizzonte di violenza inarrestabile.
Lontano dalle logiche del mercato e dalle piattaforme di streaming, “Incendio Totale” si presenta come un grido primordiale, un monito lanciato contro l’inerzia e l’ipocrisia.
L’opera, disponibile esclusivamente su Bandcamp e Youtube, emerge da un bisogno impellente: quello di esprimere un profondo turbamento di fronte all’erosione dei valori fondamentali e alla normalizzazione della brutalità.
Più che una canzone, è una riflessione amara sulla perdita di ogni limite, un’ammissione di impotenza di fronte alla persistenza di un genocidio che avanza senza che la comunità internazionale intervenga con decisioni concrete.
Cosmo, attraverso la sua arte, solleva un interrogativo cruciale: cosa accade quando il diritto internazionale, presidio imprescindibile per la salvaguardia della dignità umana, viene sistematicamente violato e un intero popolo subisce una carneficina senza che si ponga fine a tale atrocità? La risposta che emerge è agghiacciante: si spalanca la porta all’arbitrarietà, si legittima l’assenza di scrupoli, si giustifica ogni eccesso.
Il titolo stesso, “Incendio Totale”, evoca l’immagine di una distruzione inarrestabile, di un’implosione di ogni speranza.
Non è un invito alla violenza indiscriminata, ma una denuncia della violenza già in atto, una condanna della passività che la alimenta.
È l’espressione di un artista profondamente angosciato, che si sente costretto a rompere il silenzio, a scuotere le coscienze, a denunciare un’ingiustizia inaccettabile.
La scelta di non pubblicare il brano sulle piattaforme di streaming non è casuale.
Cosmo intende preservare l’integrità del messaggio, sottrarlo alla mercificazione e alla banalizzazione che ne deriverebbero.
Vuole che l’opera sia ascoltata nella sua interezza, senza filtri o interpretazioni alterate dagli algoritmi.
L’impegno sociale dell’artista si traduce nella devoluzione del ricavato a Medical Aid for Palestinians (MAP), un’organizzazione che fornisce assistenza medica e umanitaria alla popolazione palestinese.
È un gesto concreto di solidarietà, un modo per trasformare la propria arte in un supporto tangibile a chi soffre.
“Incendio Totale” non è un singolo, è un urlo di dolore e un appello alla responsabilità collettiva, un tentativo disperato di riaccendere una scintilla di umanità in un mondo sull’orlo del baratro.