Cristian Chironi: Abitare l’Immagine, un’indagine tra fotografia e performance.

Camera, il Centro Italiano per la Fotografia di Torino, dedica a Cristian Chironi una riflessione approfondita con la mostra “Abitare l’Immagine”, allestita nella Project Room.

Curata da Giangavino Pazzola, l’esibizione non si limita a presentare l’opera dell’artista sardo, ma indaga il suo peculiare approccio al rapporto simbiotico tra fotografia e performance, elementi cardine di un percorso artistico ibrido e radicale.
Il percorso espositivo, inaugurato il 24 ottobre, offre uno sguardo panoramico sulla produzione di Chironi, unendo fotografia, installazioni e video, per tracciare l’evoluzione del suo linguaggio dagli anni Novanta a oggi.
Più che una cronologia, la mostra si configura come un’analisi delle strategie concettuali che caratterizzano la sua ricerca: la costruzione dell’autoritratto non come semplice rappresentazione dell’io, ma come esplorazione di identità multiple e performative; la messa in scena, non come riproduzione fedele della realtà, ma come creazione di scenari onirici e simbolici; la genesi dei personaggi, figure spesso enigmatiche e ambigue che incarnano archetipi e fantasmi interiori; e, infine, l’architettura degli ambienti, non come sfondo, ma come parte integrante della narrazione, spesso riadattati e trasformati per enfatizzare la sospensione tra realtà e finzione.
Nato a Nuoro nel 1974 e residente a Bologna, Cristian Chironi si configura come un artista poliedrico, capace di trascendere le barriere tra discipline artistiche.

Il suo lavoro, profondamente radicato nella performance, si arricchisce di elementi fotografici, video e progettuali, creando un linguaggio complesso e suggestivo.

L’approccio site-specific è un tratto distintivo della sua pratica: le sue opere interagiscono con lo spazio che le accoglie, trasformandolo in un palcoscenico per azioni effimere e installazioni immersive.
Il riconoscimento della sua opera si riflette nelle prestigiose collezioni pubbliche e private che ne custodiscono i lavori, e nelle numerose mostre personali tenutesi in sedi di rilievo, tra cui il Museo dell’Automobile di Torino, il MAN di Nuoro, il Magazzino Italian Art di New York, Casa Victoria Ocampo nell’ambito della Bienalsur di Buenos Aires, e la Quadriennale d’Arte a Roma.
Attualmente, in collaborazione con la Fondation Le Corbusier, Chironi sviluppa il progetto “My house is a Le Corbusier”, un’iniziativa ambiziosa che lo vede abitare le dimore progettate dal celebre architetto svizzero attraverso performance-mostre diluite nel tempo, un vero e proprio viaggio nell’immaginario architettonico e nell’identità dell’artista, in un dialogo continuo tra abitare, rappresentare e trasformare.
Il progetto si propone come una riflessione sull’eredità di Le Corbusier e sulla relazione tra l’uomo, lo spazio e la creazione artistica.

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