L’autunno cuneese si preannuncia un crocevia di eccellenza fotografica, proseguendo il percorso di valorizzazione dell’immagine d’autore intrapreso con successo negli anni passati.
Dopo le acclamate esposizioni dedicate a Robert Doisneau ed Elliott Erwitt, la Fondazione Artea consolida il suo impegno culturale, offrendo al pubblico due mostre monografiche di straordinaria rilevanza: Helmut Newton e Ferdinando Scianna, due figure emblematiche del panorama fotografico del Novecento, le cui opere dialogano tra loro offrendo interpretazioni divergenti, ma ugualmente profonde, del fenomeno moda.
Il Filatoio di Caraglio, maestoso esempio di architettura industriale del XVII secolo, un tempo cuore pulsante della produzione serica piemontese e oggi prezioso polo culturale e sede del Museo del Setificio, accoglierà dal 23 ottobre 2024 al 1 marzo 2026 la mostra *Helmut Newton.
Intrecci*.
L’esibizione, curata da Matthias Harder, direttore della Helmut Newton Foundation di Berlino, presenta un corpus di oltre cento fotografie, arricchito da inediti scatti testimonianza di collaborazioni prestigiose con marchi iconici come Yves Saint Laurent, Wolford, Blumarine, Absolut Vodka e Lavazza.
Lungi dall’essere una semplice documentazione di campagne pubblicitarie, la mostra intende svelare l’approccio peculiare di Newton: un occhio acuto e provocatorio che ha saputo decostruire i codici della bellezza convenzionale, creando atmosfere oniriche, ambigue, spesso cariche di una sottile tensione erotica.
La relazione con top model di fama internazionale come Monica Bellucci, Nadja Auermann, Kate Moss, Carla Bruni ed Eva Herzigová, unita alla fiducia e alla libertà creativa concessa da stilisti, riviste e brand di tutto il mondo, ha permesso a Newton di ridefinire i confini della fotografia di moda, elevandola a forma d’arte performativa, un vero e proprio teatro di immagini.
Contemporaneamente, la Castiglia di Saluzzo, imponente fortezza medievale che domina il paesaggio, trasformata in spazio museale dedicato all’arte contemporanea, ospiterà dal 24 ottobre 2024 al 1 marzo 2026 la mostra personale di Ferdinando Scianna, figura di spicco della fotografia italiana, il primo fotografo del suo paese ad essere accolto tra i membri della prestigiosa agenzia Magnum Photos.
La mostra, dal titolo *La moda, la vita*, curata da Denis Curti, direttore artistico de Le Stanze della Fotografia a Venezia, indaga un aspetto meno noto dell’opera di Scianna: il suo rapporto con la moda.
Scianna, a differenza di Newton che la utilizzava come strumento di provocazione, la interpreta come uno specchio della società, un racconto visivo dei cambiamenti culturali e delle dinamiche umane.
La mostra offre quindi una prospettiva inedita sulla sua visione, rivelando come il linguaggio della moda si intrecci con la sua profonda sensibilità documentaristica e la sua capacità di cogliere l’essenza della realtà, al di là delle apparenze.
Si tratta di un’opportunità unica per comprendere la complessità del suo lavoro e la sua capacità di coniugare l’estetica con l’impegno civile.