venerdì 1 Agosto 2025
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Enrico David a Rivoli: un viaggio nell’identità contemporanea

Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea accoglie “Domani torno”, una retrospettiva monografica che sonda l’universo artistico di Enrico David (Ancona, 1966), curata da Marianna Vecellio.
Più che una semplice esposizione, la mostra si configura come un viaggio immersivo nella ricerca di un artista che, attraverso un ventaglio di media espressivi – pittura, tessitura, disegno, scultura, installazioni ambientali – indaga le complesse dinamiche dell’identità contemporanea e la sua relazione con il mondo.

Pensata come un organismo vivente all’interno della Manica Lunga, la disposizione espositiva gioca con i registri figurativo e astratto, mettendo al centro il corpo umano non come entità definita, ma come un campo di potenzialità trasformatrici, un crogiolo di metamorfosi.
L’allestimento, evocativo di una scenografia teatrale e dei display museali di design, non solo ripercorre le tappe fondamentali della produzione davidiana, ma ne arricchisce il racconto con inedite creazioni realizzate appositamente per l’occasione, ampliando l’orizzonte interpretativo del suo percorso artistico.

Il racconto si dipana dalle radici ad Ancona, città natale dell’artista, al trasferimento a Londra nel 1986, ricostruendo la genesi di una pratica che si è progressivamente definita attraverso la costante ricerca di un linguaggio autonomo, un’area di esistenza indipendente.

David, con il suo approccio multidisciplinare, affronta la figura umana come territorio di riflessione, un luogo in cui i confini tra reale e immaginario si dissolvono, invitando lo spettatore a interrogarsi sulla propria identità e sulla propria percezione del mondo.
In un’epoca segnata dalla pervasività dell’intelligenza artificiale e dalla crescente digitalizzazione dell’esperienza, l’opera di Enrico David si erge a baluardo contro la riduzione della complessità umana a meri dati, una celebrazione della fisicità, della sensorialità e del potere salvifico dell’immaginazione, come sottolinea la curatrice Vecellio.
La mostra, quindi, non è solo una presentazione del lavoro dell’artista, ma un invito a riscoprire il valore dell’esperienza corporea e della connessione con il reale.
L’iniziativa include anche la prima presentazione italiana dell’opera *Untitled*, realizzata nel 2024-2025, un progetto frutto della collaborazione tra il Castello di Rivoli e il Kunsthaus Zürich, reso possibile dal sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito del programma Italian Council 2025, un segnale tangibile dell’importanza riconosciuta all’artista nel panorama culturale nazionale e internazionale.
L’opera si configura come un ulteriore tassello nella complessa narrazione davidiana, un simbolo di resilienza e di continua sperimentazione.

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