La 32esima edizione di Incanti – Rassegna Internazionale di Teatro di Figura si configura come un’esplorazione coraggiosa e radicale, un viaggio nel cuore delle complessità umane attraverso il linguaggio simbolico e potente del teatro di figura.
Dimenticate le favole consolatorie: quest’anno, Incanti non ha paura di confrontarsi con l’ombra, con le zone grigie dell’esistenza, interrogando i confini del corpo, dell’identità e della soggettività.
Il tema guida, “Sex and Puppet”, non è una provocazione fine a se stessa, ma un invito a decostruire tabù, a riflettere sulle dinamiche di potere e a promuovere una cultura del rispetto e dell’inclusione.
La rassegna, che culminerà dopo un’anteprima cinematografica il 9-14 ottobre tra le suggestioni di Off Topic, Casa Teatro Ragazzi e Giovani, Antro e i giardini della Reggia di Venaria, si articola attorno a quindici spettacoli, un numero che si traduce in ventitré appuntamenti tra prime assolute, nazionali e regionali.
Un’offerta variegata che spazia dalla sperimentazione più audace a proposte pensate per un pubblico più ampio, pur mantenendo un focus attento a tematiche complesse.
Il “Progetto Cantiere”, una vera e propria fucina creativa all’interno della rassegna, offre una vetrina a voci emergenti e a progetti in divenire, testimoniando la vitalità e la capacità di rinnovamento del teatro di figura.
Parallelamente, un laboratorio pensato per famiglie, legato alla mostra di Anthony McCall, stimola la creatività attraverso l’esplorazione della luce e dell’ombra, offrendo un approccio ludico e accessibile alla comprensione del linguaggio visivo e simbolico.
La direzione artistica di Alberto Jona si fa interprete di un’urgenza culturale, un desiderio di aprire un dibattito che troppo spesso viene relegato ai margini.
Gli spettacoli, per la maggior parte destinati a un pubblico adulto, affrontano temi come il consenso, l’abuso, le fantasie, le relazioni interpersonali, con particolare attenzione alla rappresentazione femminile e alla sua complessità.
Un coraggio che si riflette anche nella composizione del cast artistico, caratterizzato da una prevalenza di artiste donne e dalla presenza di soli due performer uomini, sottolineando l’importanza di dare voce a prospettive diverse e spesso sottorappresentate.
Tra i nomi di spicco di questa edizione, Yael Rasooly, la Compagnia Rauxa, Agrupacion Señor Serrano, Madame Paulette e Engruna Teatre offrono un panorama di linguaggi e stili che testimoniano la ricchezza e la versatilità del teatro di figura contemporaneo.
Incanti, dunque, non è solo una rassegna, ma un vero e proprio percorso di scoperta e di crescita, un invito a guardare il mondo con occhi nuovi, a interrogare le nostre certezze e a costruire un futuro più inclusivo e rispettoso.