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domenica 9 Novembre 2025

Maria João Pires si ritira: un addio all’arte e alla scena.

Con un velo di malinconia e profonda gratitudine, il mondo della musica si confronta con l’annuncio di Maria João Pires, che conclude la sua prolifica e intensa attività concertistica.

La notizia, comunicata da Lingotto Musica, segna la chiusura di un capitolo straordinario per la pianista portoghese, figura di riferimento nell’interpretazione pianistica del Novecento e dei primi anni del Duemila.
L’impegno futuro, previsto per il 27 gennaio 2026 presso l’Auditorium Giovanni Agnelli in collaborazione con la Camerata Salzburg, è stato inevitabilmente sospeso.
Lingotto Musica, nel rispetto della decisione della pianista, si trova ora nella necessità di individuare un solista sostitutivo e di valutare eventuali modifiche al programma originario, garantendo al contempo il mantenimento del più alto livello qualitativo dell’evento.
A coloro che avevano già acquistato i biglietti o gli abbonamenti, si assicura la piena validità del loro titolo d’accesso, testimonianza di un legame profondo con l’arte di Maria João Pires.
La sua scelta, pur generando dispiacere, è accolta con comprensione e rispetto, consapevolezza della necessità di una nuova fase nella sua esistenza, dedicata forse ad altri interessi e passioni, lontano dai riflettori e dagli impegni del palcoscenico.

La carriera di Maria João Pires è un percorso artistico intriso di profondità interpretativa, di ricerca interiore e di una straordinaria capacità di comunicare con il pubblico.

Non si è limitata a eseguire le opere dei grandi compositori; le ha esplorate, le ha reinterpretate, donando loro una nuova luce, una nuova dimensione emotiva.
La sua musicalità si distingueva per la sensibilità, per la cura del dettaglio, per la capacità di cogliere l’essenza più intima di ogni composizione.
I concerti presentati da Lingotto Musica, rimangono impressi nella memoria degli appassionati.
Il concerto di Chopin del 2001, con la Scottish Chamber Orchestra diretta da Emmanuel Krivine, ha offerto un esempio sublime della sua maestria interpretativa, mentre l’esecuzione del Concerto n. 3 di Beethoven nel 2015, accompagnata dalla London Symphony Orchestra sotto la direzione di Daniel Harding, ha confermato la sua capacità di affrontare i capolavori del repertorio romantico con un’intensità e una profondità uniche.
L’eredità di Maria João Pires è immensa.
La sua interpretazione pianistica ha influenzato generazioni di musicisti e appassionati, lasciando un’impronta indelebile nella storia della musica.

Il suo ritiro non è una fine, ma piuttosto una transizione verso una nuova fase, un momento per riflettere su un percorso artistico ricco di successi e di emozioni, un capitolo chiuso con dignità e gratitudine.

La musica, tuttavia, continuerà a risuonare, portando con sé il ricordo di una pianista straordinaria, capace di emozionare e di ispirare.

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