Sabato 4 ottobre, il Museo Egizio si apre al pubblico per una serata straordinaria: la “Notte degli Scavi”, un evento gratuito pensato per appassionati di archeologia e cultori dell’antico Egitto, di tutte le età.
Più che una semplice esposizione, si tratta di un’immersione dinamica nel cuore della ricerca archeologica contemporanea, un’opportunità unica per dialogare con i protagonisti di questa affascinante disciplina.
La “Notte degli Scavi” si configura come un momento di celebrazione a più livelli.
Innanzitutto, rappresenta un bilancio dei dieci anni di rinnovata attività di ricerca del Museo Egizio, un decennio che ha consolidato la sua posizione di eccellenza a livello internazionale.
Un centro di studi egittologici all’avanguardia, capace di coniugare l’approfondimento scientifico con la divulgazione accessibile.
Ma l’evento commemora anche due anniversari significativi: il cinquantesimo anniversario degli scavi a Saqqara, testimonianza di un impegno costante nella scoperta e interpretazione del patrimonio egizio, e la ripresa, nel 2015, delle missioni archeologiche del Museo, che hanno ampliato gli orizzonti della ricerca, estendendosi a siti cruciali come Deir el-Medina e Coptos.
La serata offrirà un caleidoscopio di attività.
Si potrà interagire direttamente con egittologi, archeologi, restauratori e curatori, partecipando a laboratori interattivi che sveleranno i segreti delle tecniche di scavo moderne.
Non mancheranno dimostrazioni pratiche che illustreranno come si realizza un disegno archeologico preciso e dettagliato, o come la tecnologia tridimensionale sta rivoluzionando la ricostruzione e l’analisi dei manufatti, permettendo di creare modelli digitali fedeli e accessibili a studiosi di tutto il mondo.
Al di là della mera tecnica, l’evento vuole illustrare la natura collaborativa e multidisciplinare dell’archeologia.
Lo scavo non è un’attività solitaria, ma un lavoro di squadra che richiede competenze diverse, dalla geologia alla chimica, dall’antropologia alla storia dell’arte.
Solo attraverso la sinergia di queste discipline è possibile ricostruire il contesto storico, sociale e culturale in cui gli oggetti sono stati creati e utilizzati.
Il direttore del Museo Egizio, Christian Greco, concluderà la serata con una conferenza intitolata “Alla ricerca di Maja.
Archeologia e contesto: 50 anni di scavo a Saqqara”, offrendo una prospettiva approfondita sul significato degli scavi e sulla loro capacità di illuminare aspetti sconosciuti della vita nell’antico Egitto.
Lontano dalle tradizionali visite guidate, la “Notte degli Scavi” propone un format flessibile, un percorso personalizzabile che consente a ciascun partecipante di scegliere le attività più interessanti e di approfondire gli argomenti che appassionano di più.
Un’occasione irripetibile per vivere l’archeologia non come una disciplina astratta, ma come un’avventura emozionante e intellettualmente stimolante.