La stagione sinfonica 2025-2026 dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino si configura come un percorso sonoro complesso e articolato, un’offerta culturale ambiziosa volta a intercettare un pubblico eterogeneo e a celebrare la vitalità della musica dal vivo in un’epoca segnata da trasformazioni profonde. Ventidue concerti, un caleidoscopio di voci solistiche (ventisette interpreti), l’intreccio di voci corali (tre ensemble), e un’audace sperimentazione che fonde musica e immagini.Il cartellone si apre con l’imponente terzo concerto sinfonico di Mahler, interpretato dal direttore principale Andrés Orozco-Estrada, figura cardine di questa stagione, chiamato a dirigere in cinque occasioni. In un gesto di apertura e innovazione, l’orchestra anticipa l’inizio ufficiale con un concerto per San Giovanni, il 24 giugno all’Auditorium, diretto da Robert Treviño e con la partecipazione della mezzosoprano Justina Gringyte, un preludio sonoro che introduce i temi e le aspirazioni della stagione.La programmazione si articola attorno a pilastri consolidati – i concerti di Natale, il tradizionale appuntamento di Carnevale e la celebrazione di Pasqua – a cui si affiancano iniziative originali, come le serate dedicate a Rai NuovaMusica, la rassegna “Musica da Camera delle Domeniche dell’Auditorium” e il ritorno alla Scala per “Milano Musica”. Un segnale di apertura internazionale è rappresentato dalla tournée in Spagna, che toccherà le vibranti città di Barcellona, Alicante e Madrid, portando il suono dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI in un contesto culturale stimolante.Il ritorno di direttori affermati come Kirill Petrenko, Alpesh Chauhan, Juraj Valchua, Michele Mariotti e Hannu Lintu testimonia la qualità e l’affidabilità dell’orchestra, mentre l’attesa è palpabile per Ottavio Dantone, che dirigerà il concerto di Natale e una serata dedicata alla musica di Johann Strauss, e per Fabio Luisi, chiamato a prendere le redini in due occasioni.La stagione 2025-2026 si distingue per l’impegno nella scoperta e nella promozione di nuove voci compositive e direttoriali. L’esecuzione in prima assoluta di “Cratere”, una composizione di Leonardo Marino ancora in fase di composizione, rappresenta un atto di coraggio e un investimento nel futuro della musica. L’orchestra pone l’accento sulla crescita di giovani talenti under 30, con l’esordio di Emmanuel Tjeknavorian, Diego Ceretta e Nicolò Umberto Foron, direttori emergenti che incarnano la freschezza e la vitalità della nuova generazione. Come sottolinea il direttore artistico Ernesto Schiavi, “promuovere questi giovani è parte integrante della missione dell’orchestra”.Il sovrintendente Gianluca Picciotti esprime soddisfazione per la stagione in corso, evidenziando l’importanza di un rapporto costante con il pubblico. Pur non essendo ancora tornati ai livelli di abbonamenti pre-pandemia, si registra una significativa crescita dei biglietti singoli e dei carnet, segno di un pubblico dinamico e in continua evoluzione. La tenacia nel mantenere invariati i costi dei concerti riflette l’impegno dell’orchestra a rendere la musica dal vivo accessibile a tutti. Infine, l’offerta di trasmissione gratuita dei concerti online conferma la volontà di estendere l’esperienza musicale al di là dei confini fisici, creando una comunità più ampia e inclusiva.
Orchestra RAI: una stagione sinfonica tra innovazione e tradizione.
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