Il suggestivo scenario del Lago d’Orta, con le sue pittoresche sponde e i borghi aggrappati alla roccia – Orta San Giulio, Pella, San Maurizio d’Opaglio, Miasino e Ameno – fa da sfondo alle riprese di “Qui non succede niente”, l’ultima creazione di Antonio Albanese. Un film che promette di essere una commedia agrodolce, un affresco di umanità imperfetta che si distende lungo le rive di un lago apparentemente immobile, ma carico di segreti e potenziali esplosioni emotive.La trama ruota attorno a un gruppo di uomini legati da un’amicizia disordinata e da un passato costellato di errori e rimpianti. Beppe, umile idraulico tormentato da una madre iperprotettiva e da un’esistenza amorosa inesistente; Umberto, un musicista fracassato, decaduto in disgrazia a causa di scelte avventate che hanno compromesso l’eredità paterna e lo hanno portato a due dolorose separazioni; Gigi, un personaggio grottesco, diseredato e in preda alla disperazione, che si rifugia in una vecchia parrucca come gesto di ribellione e autoironia. In attesa dell’arrivo di Toni, figlio di Umberto, un giovane dal quoziente intellettivo elevato, ma incline a deviare lungo sentieri giudiziari per reati minori, questi tre amici incarnano un microcosmo di fragilità umane.L’atmosfera idilliaca del luogo è destinata a essere sconvolta. Un evento inatteso, frutto di un eccessivo consumo di alcol e di una serie di circostanze sfortunate, scatena una spirale di scelte sbagliate e conseguenze inaspettate. La fuga, il rifugio nella casa di Umberto, trasformano una notte in un caleidoscopio di paradossi, incontri bizzarri e scontri comici, rivelando l’ingegno e le debolezze dei protagonisti. Il film, più che una semplice commedia, si propone di esplorare le dinamiche relazionali, le paure nascoste e le aspirazioni mancate di un gruppo di uomini intrappolati in una routine provinciale, in cui l’apparente tranquillità cela un profondo desiderio di cambiamento e redenzione.La regia e la sceneggiatura, firmate da Antonio Albanese in collaborazione con Piero Guerrera, mirano a costruire un racconto che sappia conciliare l’umorismo con la malinconia, la leggerezza con la profondità, utilizzando il linguaggio della commedia per affrontare temi universali come l’amicizia, il rimpianto, la famiglia e la ricerca di un senso nella vita. La fotografia di Italo Petriccione cattura la bellezza suggestiva del paesaggio lacustre, mentre la scenografia di Marco Belluzzi e i costumi di Carola Fenocchio contribuiscono a creare un’atmosfera visiva coerente con la narrazione. Un’opera prodotta da Carlo Degli Esposti, Nicola Serra e Marco Grifoni per Palomar (a Mediawan Company), insieme a Massimiliano Orfei, Luisa Borella e Davide Novelli per PiperFilm, con il prezioso sostegno di istituzioni culturali e fondi dedicati alla promozione del cinema italiano.
Orta San Giulio sullo schermo: Albanese firma Qui non succede niente
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