La Regione Piemonte ribadisce il proprio ruolo propulsore del patrimonio culturale, attraverso l’approvazione di una delibera che destina undici milioni e cinquecento mila euro per il 2025.
Questa cifra, incastonata nel più ampio programma triennale della cultura, non costituisce un mero atto amministrativo, bensì il coronamento di un processo partecipativo che ha coinvolto un vasto ecosistema di realtà culturali: più di cinquanta associazioni di categoria hanno contribuito a plasmare questa iniziativa, garantendo un approccio inclusivo e orientato alle reali esigenze del territorio.
L’assessore alla Cultura, Marina Chiarelli, sottolinea come questa programmazione rappresenti una scelta strategica volta a rafforzare l’identità piemontese e a promuovere un accesso equo e diffuso alla cultura.
L’attenzione è focalizzata non solo sulla quantità degli investimenti, ma soprattutto sulla loro qualità e sulla capacità di generare un impatto duraturo.
La visione regionale mira a superare la logica della cultura come evento isolato, abbracciando invece un modello di sviluppo culturale radicato nel tessuto sociale e territoriale.
L’impegno della Regione si traduce in un articolato sistema di bandi che spaziano attraverso le molteplici sfaccettature dell’espressione artistica e culturale.
Oltre al tradizionale sostegno allo spettacolo dal vivo – con particolare enfasi sulla promozione di festival, rassegne e stagioni teatrali, liriche, di danza e circo contemporaneo – si valorizza la ricchezza della musica popolare e amatoriale, incoraggiando la vitalità di cori e bande musicali.
Si riconosce, inoltre, l’importanza cruciale del cinema, con interventi mirati non solo a sostenere la produzione di progetti culturali, ma anche a rivitalizzare il patrimonio delle sale cinematografiche, promuovendo la loro riqualificazione e modernizzazione.
L’attenzione alla dimensione espositiva si concretizza in un sostegno alle mostre e alle attività di divulgazione culturale, quali convegni e festival tematici.
Particolare rilevanza è attribuita alla salvaguardia e alla rivisitazione delle tradizioni popolari, attraverso il sostegno a rievocazioni storiche, carnevali tradizionali e altre manifestazioni folkloristiche.
Si investe, altresì, nella formazione di nuove generazioni di artisti e musicisti, con programmi dedicati alla crescita professionale e all’accesso a opportunità formative.
Infine, si promuovono residenze artistiche, sia stabili che itineranti, come catalizzatori di creatività e innovazione, capaci di attivare dinamiche positive nei territori in cui operano, contribuendo a un più ampio processo di rigenerazione culturale e sociale.
Questo approccio, lungimirante e inclusivo, proietta il Piemonte come modello di eccellenza per la gestione e la valorizzazione del patrimonio culturale a livello nazionale e internazionale.