lunedì 29 Settembre 2025
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Piemonte all’Expo Osaka: Eredità UNESCO e Dialogo Interculturale

Il Piemonte si proietta al centro del Padiglione Italia all’Expo 2025 di Osaka, offrendo un affresco vibrante del suo patrimonio culturale e paesaggistico, riconosciuto a livello mondiale dall’UNESCO.

L’evento “Il Piemonte si racconta all’Expo di Osaka: Eredità dell’Umanità – un viaggio tra i siti UNESCO” non si limita a una mera esposizione, ma ambisce a un dialogo profondo con il pubblico giapponese, esaltando la complessa interazione tra storia millenaria, bellezza naturale e innovazione contemporanea.

La Regione, attraverso la voce dell’assessore Marina Chiarelli, ha svelato la straordinaria ricchezza di un territorio che vanta ben sedici siti UNESCO, un numero eccezionale che testimonia una stratificazione di eventi e influenze secolari.
Il racconto si dipana attraverso paesaggi iconici: le colline vitivinicole delle Langhe, Roero e Monferrato, con la loro tradizione viticola secolare e la ricerca del pregiato tartufo; la Via Francigena, antica via di pellegrinaggio che attraversa il cuore del Piemonte; le Residenze Reali Sabaude, testimonianza tangibile del potere e del gusto di una dinastia; i Sacri Monti, espressioni uniche di spiritualità popolare e arte barocca; i paesaggi lacustri e le palafitte, custodi di una storia antica e affascinante, fino al Museo del Cinema, simbolo dell’ingegno e della creatività piemontese.

Chiara Teolato, direttrice del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, ha sottolineato come l’Expo rappresenti un’opportunità irripetibile per presentare un sistema complesso di sedici residenze, ciascuna con la sua storia e le sue peculiarità, capaci di offrire esperienze uniche e diversificate.
Questo patrimonio, spesso sottovalutato, possiede un potenziale enorme per stimolare il turismo e rafforzare l’attrattività della regione.

La prospettiva dei protagonisti del territorio si è fatta sentire anche a distanza.

Giovanna Quaglia, presidente dell’Associazione per il patrimonio dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, ha celebrato il decennale del riconoscimento UNESCO, sottolineando come questo premio onori il legame profondo e duraturo tra uomo e natura, plasmato da generazioni di viticoltori.

Oggi, questo patrimonio vitivinicolo è al centro di un piano di gestione che coniuga innovazione, formazione e tutela, con l’obiettivo di trasmettere un’eredità universale alle future generazioni.
Filippo Ghisi, site manager di Ivrea, “città industriale del XX secolo” UNESCO, ha evocato la memoria di Olivetti, un marchio storico italiano che ha rappresentato non solo una fabbrica, ma un’idea di comunità, di lavoro al servizio dello sviluppo umano.
Questo spirito pionieristico e i valori che l’hanno animato, riconosciuti dall’UNESCO nel 2018, risuonano in perfetta sintonia con il tema generale di Expo: “Visione del Futuro”.
Il dialogo interculturale si è arricchito con il contributo di esperti giapponesi.
Hiroko Sekine, docente alla Sojo University, ha tracciato un parallelo tra i Sacri Monti piemontesi e la storia della Controriforma, evidenziando il loro significato come espressione della fede popolare.
Jin Matsushima, curatore del Mt.

Fuji World Heritage Centre, ha sottolineato il valore universale dei paesaggi sacri, evidenziando come, in Asia orientale, le montagne rappresentino l’universo stesso, un’analogia che si ritrova nei Sacri Monti, dove natura e spiritualità si fondono in un’armonia suggestiva.

In definitiva, questo appuntamento a Osaka consolida il legame tra le eccellenze piemontesi e la comunità internazionale, dimostrando come il patrimonio culturale e paesaggistico possa essere un motore potente di attrattività, crescita economica e dialogo interculturale, un ponte tra passato, presente e futuro.

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