Il 1° settembre ha preso avvio un ambizioso progetto di riqualificazione e valorizzazione del complesso del Borgo Leri Cavour, ex residenza estiva del Conte Camillo Benso di Cavour, un intervento cruciale per la conservazione del patrimonio storico-culturale e per lo sviluppo sostenibile del territorio.
L’iniziativa, sostenuta da un investimento di 1.410.000 euro finanziato da Enel, rappresenta un punto di svolta per un’area che necessitava di un’urgente opera di recupero.
La presentazione ufficiale del progetto, avvenuta in presenza delle autorità locali – il Presidente della Provincia, Davide Gilardino, il Sindaco di Trino, Daniele Pane – e di Marcello Laviani, Project Leader Enel – ha delineato gli obiettivi e le tempistiche dell’intervento.
Il piano non si limita a un semplice restauro edilizio, ma mira a restituire al Borgo Leri Cavour una nuova vitalità, integrando la conservazione del passato con una visione proiettata al futuro.
L’intervento si concentrerà primariamente su due edifici chiave del complesso: l’ex palazzina uffici e l’abitazione del custode.
I lavori, affidati a un’impresa piemontese specializzata in restauri di questo tipo, prevedono un approccio conservativo volto a garantire la messa in sicurezza strutturale e il recupero funzionale degli edifici, preservandone l’integrità architettonica e storica.
Si tratta di un’operazione complessa che richiede competenze specifiche e una profonda conoscenza delle tecniche di restauro.
Parallelamente agli interventi diretti sugli edifici, il progetto prevede un’attenzione particolare alle aree verdi circostanti.
Sono già stati realizzati interventi di rimboschimento su un’area di 1,7 ettari di terreno di proprietà comunale, mentre ulteriori miglioramenti sono previsti per le aree di pertinenza degli edifici del Borgo.
Questo approccio olistico riconosce l’importanza del contesto ambientale per la valorizzazione del patrimonio culturale.
L’accordo, formalizzato il 5 agosto, coinvolge un partenariato strategico tra Provincia di Vercelli, Comune di Trino, Soprintendenza delle Belle Arti e Aree protette del Po piemontese ed Enel, sottolineando l’importanza di una visione condivisa per la gestione e la valorizzazione del territorio.
Il risultato auspicato è la creazione di un ambiente accogliente e vivibile, in grado di attrarre residenti e visitatori, con l’obiettivo di favorire la nascita di un beb e rivitalizzare l’intera comunità del Borgo.
L’impegno di Enel, sottolineato durante la presentazione, si estende anche all’ambito della transizione energetica.
La vicinanza di un parco fotovoltaico, composto da 160.000 pannelli, capace di alimentare circa 47.000 famiglie ed evitare l’emissione di 56.000 tonnellate di anidride carbonica all’anno, testimonia l’impegno dell’azienda verso uno sviluppo sostenibile e la riduzione dell’impatto ambientale, integrando perfettamente l’iniziativa di recupero del Borgo con una visione di futuro.
L’intervento rappresenta quindi un esempio virtuoso di come la valorizzazione del patrimonio storico possa coesistere con l’innovazione tecnologica e la tutela dell’ambiente.