L’ambizioso progetto di eleggere Stresa e le sue isole a patrimonio mondiale dell’UNESCO, germogliato più di tre anni fa, sta acquisendo contorni sempre più definiti. L’amministrazione comunale, riconoscendo il potenziale trasformativo di tale riconoscimento, ha formalizzato l’incarico a Renato Lavarini, esperto con un solido background nella redazione del dossier di candidatura di Ivrea, affidandogli la delicata missione di redigere uno studio di fattibilità. L’investimento previsto, pari a 13.000 euro, testimonia l’importanza attribuita a questa iniziativa strategica per il futuro del territorio.Lo studio di fattibilità, come sottolinea Lavarini, non è una semplice operazione burocratica, ma un processo complesso che richiederà almeno sei mesi di approfondita analisi. Questa fase preliminare è cruciale per delineare le tappe successive, definire la struttura del dossier e, soprattutto, identificare con rigore e precisione gli elementi che conferiscono al sito un eccezionale valore universale. L’obiettivo è quello di dimostrare come Stresa e le isole rappresentino un esempio unico di integrazione tra l’azione umana e l’ambiente naturale, un equilibrio dinamico che si è evoluto nel tempo in modo sostenibile e armonioso.Il paesaggio del Golfo Borromeo, con le sue peculiarità geomorfologiche, la sua ricca storia, l’architettura distintiva e le tradizioni culturali radicate, costituisce un ecosistema complesso che va compreso nella sua interezza. L’approccio metodologico dovrà integrare discipline diverse, dalla storia dell’architettura all’agronomia, dall’archeologia alla geografia culturale, per cogliere la stratificazione di significati che definiscono l’identità del luogo. Lavarini insiste sulla natura trasformativa del processo: “Non ci troviamo di fronte alla compilazione di un documento, ma all’avvio di un percorso di valorizzazione e comprensione.” La candidatura dovrà essere presentata dal Ministero della Cultura, il che implica un lavoro di sensibilizzazione e persuasione nei confronti delle istituzioni nazionali. L’obiettivo primario è ottenere il pieno sostegno dello Stato italiano, dimostrando la rilevanza e l’urgenza di questo progetto.La sindaca Marcella Severino esprime la convinzione che i paesaggi straordinari di Stresa rappresentino un patrimonio inestimabile, un tesoro da proteggere e promuovere con cura e dedizione. Andrea Fasola Ardizzoia, consigliere delegato all’iniziativa, sottolinea l’importanza di un approccio collaborativo, inclusivo, che coinvolga tutti gli attori del territorio. L’obiettivo è creare un’alleanza strategica che possa contribuire a plasmare il futuro del Golfo Borromeo, promuovendo uno sviluppo sostenibile e una valorizzazione intelligente delle risorse locali. Il riconoscimento UNESCO non è solo un traguardo, ma uno strumento per stimolare progetti innovativi e rafforzare l’identità culturale del territorio.
Stresa verso l’UNESCO: Avviato lo studio di fattibilità.
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