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mercoledì 22 Ottobre 2025

Teatro Regio Torino: un archivio storico in rete con Wikimedia

Il Teatro Regio di Torino celebra un traguardo significativo nel panorama culturale digitale italiano: l’acquisizione del prestigioso riconoscimento “Musei, Archivi e Biblioteche” promosso da Wikimedia Italia.
Questo premio sancisce l’impegno del Teatro verso l’apertura e la condivisione del proprio ricco patrimonio storico e artistico, un’iniziativa cruciale per la democratizzazione dell’accesso alla cultura e per la valorizzazione del patrimonio teatrale a livello globale.

Il fulcro di questo progetto pionieristico è l’integrazione di oltre duemila immagini d’archivio, tra bozzetti di scena e figurini, risalenti agli anni ’69 e al 2019, all’interno di Wikimedia Commons.

Questa piattaforma, un vero e proprio scrigno digitale di conoscenza libera, permette a ricercatori, appassionati e studiosi di tutto il mondo di accedere a un tesoro di documentazione visiva che racconta un mezzo secolo di attività teatrale torinese.
Il 28 ottobre si concluderà il progetto con un “editathon”, un evento che riunisce la comunità di Wikimedia per un’intensa sessione di lavoro collaborativo.

L’editathon, combinando le parole “edit” (modifica) e “marathon” (maratona), rappresenta un’occasione unica per formare i partecipanti alle tecniche di miglioramento e ampliamento delle voci di Wikipedia, arricchendole con le nuove risorse provenienti dall’archivio del Regio.

Si prevede l’integrazione di bozzetti e figurini all’interno delle voci esistenti dedicate a opere rappresentative del repertorio e agli artisti coinvolti, creando un mosaico di informazioni visive e testuali.

Questo impegno del Teatro Regio non si limita alla mera digitalizzazione, ma implica una profonda riflessione sulla proprietà intellettuale e sull’importanza di rendere accessibile un patrimonio culturale di inestimabile valore.

Le immagini, testimonianze della creatività espressa da circa settanta registi di spicco – da Sylvano Bussotti a Luca Ronconi, da Ettore Scola a Pier Luigi Pizzi – e dai loro team creativi, offrono uno sguardo privilegiato sulla genesi delle produzioni teatrali.

Dietro ogni figurino, ogni bozzetto, si celano le visioni artistiche di oltre centoquaranta professionisti che hanno segnato la storia del costume e della scenografia teatrale, spesso estendendo la loro influenza anche nel campo cinematografico.
Nomi come Margherita Palli, Luisa Spinatelli, Carlo Diappi, Luciano Ricceri, Vera Marzot, Santuzza Calì, Aligi Sassu, Emanuele Luzzati e Mimmo Paladino, solo alcuni degli interpreti di questo straordinario racconto visivo, contribuiscono a definire l’identità culturale del Teatro Regio e a proiettarla nel futuro.

Questo progetto si configura quindi come un atto di responsabilità sociale e culturale, volto a preservare e a diffondere un’eredità preziosa per le generazioni future.

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