Il Teatro Stabile di Torino celebra un 2025 all’insegna di risultati senza precedenti, consolidando un percorso di crescita artistica e di partecipazione che si protrae nel tempo.
L’attività intensa, distribuita tra il Carignano, il Gobetti e le Fonderie Limone, ha visto un numero eccezionale di alzate di sipario – ben 866 – un dato storico che testimonia la vitalità e la capacità produttiva dell’istituzione.
Parallelamente, le 602 recite prodotte hanno generato un impatto significativo sull’occupazione, alimentando un ecosistema culturale dinamico e rigenerativo.
Le proiezioni di ricavi superano i 3 milioni di euro, indice di un pubblico sempre più vasto e affezionato, con un incremento di presenze che ha superato le 250.000 unità tra sede centrale e tournée.
Un dato particolarmente incoraggiante è il costante rinnovamento del pubblico, con una percentuale di abbonati under 35 che si attesta al 40%, dimostrando la capacità del Teatro di intercettare e fidelizzare le nuove generazioni.
Il successo del Teatro Stabile di Torino non si misura solo in termini economici, ma anche in termini di riconoscimento istituzionale e di apprezzamento della critica.
Numerosi premi attestano la qualità delle produzioni e la capacità di creare un legame profondo con il pubblico.
Il presidente Alessandro Bianchi, in sintonia con il direttore generale Filippo Fonsatti e il direttore artistico Valerio Binasco, ha sottolineato l’impegno continuo verso le nuove generazioni e l’adozione di pratiche sostenibili, elementi imprescindibili per un teatro responsabile e proiettato verso il futuro.
Un tema cruciale è rappresentato dalla necessità di nuovi spazi scenici.
Il progetto di riqualificazione della Cavallerizza Reale si configura come una prioritaria risposta a questa esigenza, con un teatro di circa 350 posti destinato a diventare un polo culturale multifunzionale, capace di accogliere diverse energie creative e di favorire la contaminazione tra le arti.
L’impegno del Teatro Stabile nel processo esecutivo, la cui consegna è prevista per gennaio, testimonia la volontà di contribuire attivamente alla realizzazione di un luogo che diventi cuore pulsante della scena torinese.
Il riconoscimento come primo Teatro Nazionale per il nuovo triennio ministeriale, sancito dall’assegnazione del maggior contributo del Fondo Nazionale Spettacolo dal Vivo e da punteggi artistici e totali senza precedenti (32/35 e 91,94/100 rispettivamente), sottolinea il ruolo di leadership del Teatro Stabile a livello nazionale.
Anche Torinodanza festival si distingue per la qualità artistica (punteggio massimo di 35/35) e per l’assegnazione del contributo più elevato tra i festival di danza italiani, evidenziando l’eccellenza del panorama coreutico torinese.
L’ingresso di Diego Pleuteri, giovane direttore artistico junior (classe 1998), autore e drammaturgo residente del TST, arricchisce ulteriormente l’organigramma e introduce un contributo innovativo.
Pleuteri affiancherà Binasco nello sviluppo della programmazione, con un focus particolare sulla ricerca di nuovi talenti nazionali e internazionali e sull’esplorazione dei nuovi linguaggi delle arti performative, garantendo una continua evoluzione e un costante aggiornamento dell’offerta culturale.
L’attenzione verso le nuove voci e le nuove forme d’espressione si rivela una strategia lungimirante per mantenere vivo e vibrante il Teatro Stabile di Torino.






