Torino si appresta a celebrare la primavera con un’esplosione di colore e vitalità, grazie all’iniziativa “Messer Tulipano”, un evento che da venticinque anni infonde nuova linfa al paesaggio urbano.
Quest’anno, l’evento si arricchisce di un significato ulteriore, non solo come consueta manifestazione di bellezza floreale, ma anche come simbolo di resilienza e rinnovamento per la comunità.
Oltre tremila bulbi di tulipano, veri e propri gioielli botanici, saranno dislocati in diverse aree della città, trasformando angoli precedentemente ordinari in scrigni di meraviglia.
Piazza Emanuele Filiberto, con il suo orto urbano ormai consolidato da undici anni, sarà un punto focale di questa fioritura, un esempio virtuoso di come l’agricoltura possa integrarsi armoniosamente nel tessuto cittadino, promuovendo la sostenibilità e l’educazione ambientale.
L’orto, da solo, rappresenta un piccolo ecosistema urbano che coinvolge la comunità e offre opportunità di apprendimento e interazione.
In un gesto di particolare significato, il Castello di Pralormo ha dedicato un omaggio alla città donando bulbi di tulipano bianchi, che abbelliranno il cortile della sala matrimoni del Comune di Torino, in via Corte d’Appello.
Questo gesto simbolico sottolinea il legame tra l’istituzione comunale e la tradizione secolare dell’evento, un connubio di storia, natura e celebrazione della vita.
L’apice della fioritura, prevista per aprile, sarà solo un preludio all’esperienza più ampia che attende i visitatori al Castello di Pralormo, dove la ventiseiesima edizione di Messer Tulipano, dal 28 marzo al 26 aprile 2026, offrirà uno spettacolo di oltre centotrenta mila tulipani, una tavolozza di colori e profumi capace di incantare ogni spettatore.
Questa edizione sarà un’occasione per celebrare non solo la bellezza della natura, ma anche l’impegno costante nel promuovere la sostenibilità e la connessione tra uomo e ambiente.
L’innesco di questa fioritura non si limita ai confini torinesi.
L’entusiasmo e la passione che animano “Messer Tulipano” si estendono a città limitrofe, come Alba, Cuneo e Chieri, portando con sé un messaggio di speranza e rinascita, un’onda di bellezza che si propaga nel territorio piemontese, testimoniando il valore della collaborazione e della condivisione di un patrimonio culturale e naturale inestimabile.
La scelta di estendere l’iniziativa a queste città sottolinea l’importanza di un approccio regionale alla promozione del turismo e della valorizzazione del paesaggio.







