domenica 21 Settembre 2025
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Torino

Torino Moderna: Un Percorso Architettonico Inedito

Torino, città di pregevoli architetture barocche, testimonianza di un passato industriale vigoroso e scrigno di influenze romane e pre-romane, si rivela ora attraverso una prospettiva inedita: l’architettura moderna.

Un vuoto documentativo, finora avvertito dagli appassionati e dagli studiosi, viene colmato dall’uscita de “Architetture Moderne a Torino”, un volume edito da Neos che ambisce a restituire al dibattito urbano un capitolo spesso trascurato.
L’opera, curata dalla giornalista Elena del Santo e dall’architetto Claudio Marinari, si presenta come una sorta di tascabile per esplorare il tessuto architettonico contemporaneo della città, offrendo una guida dettagliata a ottantotto edifici significativi realizzati a partire dalla seconda metà del Novecento fino ai giorni nostri.
Non si tratta semplicemente di un catalogo di opere, ma di un percorso interpretativo che intende svelare l’identità di una Torino in continua evoluzione, una città che, pur conservando un profondo legame con la tradizione, ha saputo proiettarsi verso il futuro con un approccio pragmatico e discretamente innovativo.
La scelta di focalizzarsi su queste architetture, spesso eclissate dalla magnificenza del patrimonio storico, si giustifica con la volontà di illuminare il contributo spesso silenzioso che esse hanno apportato all’identità urbana.
Palazzi, fabbriche, musei, residenze, monumenti: ogni opera è presentata attraverso immagini evocative e descrizioni accurate, che ne ricostruiscono il contesto storico, le scelte progettuali e l’impatto sul paesaggio urbano.

Il volume traccia un percorso che spazia dalle iconiche GAM e Museo del MAURO alla Nuvola Lavazza, da Casa Aurora al Nuovo Regio, dalla Chiesa del Santo Volto alle FonderieLimone, passando per Torino Esposizioni, Palazzo Lancia e gli imponenti grattacieli della Regione e di Intesa SanPaolo.

Questa selezione eterogenea non intende suggerire una gerarchia di valore, bensì sottolineare la pluralità di approcci e di linguaggi che caratterizzano l’architettura contemporanea torinese.
Come sottolinea l’architetto Marinari, si tratta di edifici che possono suscitare opinioni divergenti, ma che in ogni caso hanno contribuito a definire il carattere di una città imprevedibile e dinamica, un centro nevralgico per l’innovazione industriale e culturale, culla di settori come la moda, il cinema e motore per realtà di rilievo nazionale come Fiat e la Rai.

Il libro si propone quindi come un utile strumento per torinesi e visitatori desiderosi di approfondire la conoscenza di una Torino meno nota, un invito a riscoprire la sua anima contemporanea e a comprendere le sfide e le opportunità che la attendono.

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