L’avanzamento cruciale delle opere sul lotto 2.
6a della A33 Asti-Cuneo, con la posa delle prime due campate del viadotto che sovrasta la provinciale 7, proietta l’infrastruttura verso il completamento, confermando l’impegno regionale a rispettare la promessa di apertura entro l’anno.
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha voluto ufficializzare questo momento significativo, sottolineando la complessità dell’opera, un progetto monitorato con scrupolo in collaborazione con la società Itinera.
L’operazione di posa delle prime campate, un intervento tecnico di notevole ingegneria, si inserisce in un piano più ampio che prevede l’ultimazione di sette campate entro l’inizio di agosto.
Il viadotto, esteso per 400 metri, sarà realizzato attraverso un varo notturno, minimizzando l’impatto sulla viabilità provinciale e garantendo la continuità dei flussi di traffico.
L’importanza strategica della A33 Asti-Cuneo per il territorio emerge dalle numerose presenze al sopralluogo a Roddi, un evento che ha visto la partecipazione di assessori regionali, consiglieri provinciali, amministratori locali e sindaci di Alba e Bra.
La realizzazione dell’infrastruttura rappresenta un investimento fondamentale per lo sviluppo socio-economico dell’area, facilitando la mobilità, migliorando la logistica e connettendo comunità precedentemente isolate.
Il percorso per arrivare a questo punto non è stato privo di ostacoli.
Cirio ha ricordato le difficoltà iniziali legate all’ottenimento delle autorizzazioni e alla garanzia dei finanziamenti, evidenziando il ruolo cruciale del cross-financing come soluzione innovativa per sbloccare gli ultimi cantieri.
La società Itinera, secondo quanto previsto contrattualmente, ha tempo fino a dicembre 2026 per completare l’opera, con circa il 45% dei lavori già eseguiti e un costo complessivo stimato a 155 milioni di euro, comprensivo di interventi e oneri di sicurezza.
Un capitolo a parte riguarda l’adeguamento della tangenziale di Alba, anch’esso a carico di Itinera, attualmente in fase di valutazione di impatto ambientale.
Si tratta di un intervento complementare, finalizzato a migliorare la sicurezza e la fluidità del traffico nell’area urbana di Alba, un nodo cruciale per la rete stradale regionale.
La responsabilità per ulteriori lavori sulla tangenziale è invece in capo all’Anas, l’ente nazionale per le strade.
Il governo regionale ha espresso l’intenzione di includere questi interventi nel prossimo programma triennale dell’ente, dimostrando un impegno continuo per il miglioramento della rete infrastrutturale piemontese e la garanzia di una mobilità più efficiente e sostenibile.
L’intero progetto, dunque, si configura come un investimento di lungo termine, destinato a generare benefici significativi per l’intera comunità piemontese.